Vivere meglio e più a lungo: l’orologio biologico rivoluzionario

Il segreto della longevità secondo Umeto Yamashiro

Umeto Yamashiro, una donna di 101 anni che vive sull’isola giapponese di Okinawa, condivide il suo segreto per vivere a lungo: “Non arrabbiarsi mai, divertirsi molto e rendere tutti felici”. Questa riflessione è stata condivisa con Dan Buettner, esploratore del National Geographic e creatore della serie Netflix “Zone Blu: I segreti della longevità”. Yamashiro è una donna piena di energia, con una dentatura perfetta, una risata contagiosa e molti nipoti che la circondano.

Le strategie per vivere a lungo

Mentre gli scienziati hanno individuato diverse strategie come il digiuno intermittente, gli allenamenti a circuito alternato e le terapie caldo/freddo come chiavi per prolungare la vita, Yamashiro non ne sa nulla. Tuttavia, il suo stile di vita inconsciamente risponde a parametri che gli scienziati hanno identificato come essenziali per vivere a lungo. “Vari studi dimostrano che è possibile invertire l’orologio biologico semplicemente seguendo regole legate a tre fattori: alimentazione, attività fisica e allenamento neurocognitivo”, afferma Alberto Beretta, immunologo e fondatore del centro di ricerca SoLongevity.

Regolare l’orologio biologico

Beretta spiega che si tratta di piccoli accorgimenti che molte persone trovano difficili da mettere in pratica a causa di resilienza e fatalismo. Tuttavia, queste rinunce sono fondamentali per preservare la salute e allungare la vita. “La comunità scientifica stima che solo il 20-25% della longevità sia determinato dalla genetica, il resto dipende dall’ambiente, dalle abitudini e dallo stile di vita. Questo significa che l’80% della nostra vita è nelle nostre mani”, afferma Beretta. Le strategie on/off, come il digiuno intermittente e l’esposizione al freddo, hanno un impatto positivo sulla longevità. Questi stimoli attivano meccanismi di difesa che prolungano la vita delle cellule.

Secondo il dietista Giuseppe Cucinotta, lasciare il corpo senza cibo per 16 ore, come nel digiuno intermittente, favorisce lo smaltimento delle scorie accumulate e il rinnovamento cellulare. Tuttavia, non è detto che si perda peso, dipende dalle calorie ingerite durante le restanti 8 ore. Non ci sono controindicazioni e anche un digiuno di 12-13 ore può migliorare la longevità cellulare.

L’importanza dell’attività fisica

L’attività fisica ha un impatto su almeno dieci meccanismi biologici che influenzano l’invecchiamento. Beretta consiglia di allenarsi per 45-50 minuti al giorno o almeno 3 volte a settimana. Mantenere la massa muscolare in forma è fondamentale per evitare il rischio di cadute, fratture e malattie come il diabete. Il metodo Tabata, sviluppato dal medico giapponese omonimo negli anni ’90, ha rivoluzionato l’allenamento. Questo sistema prevede l’alternanza di fasi ad alta e bassa intensità con esercizi aerobici e anaerobici. L’intero allenamento dura solo 4 minuti ed è altamente personalizzabile. Tabata e gli allenamenti a intervalli hanno ottenuto grande successo grazie alla loro efficacia nel migliorare la resistenza, la tonificazione e la perdita di peso. Tuttavia, è importante eseguire questi allenamenti con l’aiuto di un esperto per evitare errori che potrebbero causare danni.

Secondo Umeto Yamashiro, il segreto per vivere a lungo è godersi la vita, rendere gli altri felici e non arrabbiarsi mai. Anche se non conosce le ultime scoperte scientifiche, il suo stile di vita risponde a parametri che gli scienziati hanno identificato come essenziali per la longevità. Seguire una corretta alimentazione, praticare attività fisica regolare e adottare strategie on/off come il digiuno intermittente possono aiutare a vivere una vita lunga e sana.


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