A Palazzo Giustiniani, sede della Presidenza del Senato, รจ stata presentata la prima indagine sul turismo del vino in Italia, condotta dal Movimento Turismo del Vino in collaborazione con il CESEO Centro Studi Enoturistico e Oleoturistico dellโUniversitร LUMSA. Lo studio, intitolato “Turismo del vino: tra nuove sfide e opportunitร ”, offre unโanalisi approfondita del settore, mettendo in evidenza lโevoluzione dellโospitalitร nelle cantine, lโimpatto economico dellโenoturismo e le strategie necessarie per affrontare le nuove sfide del mercato.
Lโevento รจ stato moderato da Massimiliano Ossini e ha visto la partecipazione di esperti del settore, tra cui Anna Isabella Squarzina, Donatella Cinelli Colombini, Violante Gardini Cinelli Colombini, Antonello Maruotti, Francesco Bonini e Dario Stefร no, presidente del CESEO. Questโultimo ha sottolineato come lโenoturismo sia ormai un pilastro fondamentale dellโindustria turistica, con una crescita annua del 13% a livello globale, secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale. Tuttavia, ha ribadito la necessitร di un supporto analitico e strategico, affinchรฉ il settore possa svilupparsi in modo sostenibile e competitivo.
I numeri dellโenoturismo: opportunitร e difficoltร per le cantine italiane
Lโindagine, condotta su un campione di 237 cantine associate al Movimento Turismo del Vino, ha rivelato un settore in forte espansione. Il 53% delle cantine ha registrato un aumento del fatturato nel 2024, con una crescita a doppia cifra per unโazienda su quattro. Tuttavia, il costante aumento dei costi operativi, segnalato dallโ81% delle cantine, rappresenta una delle principali criticitร , incidendo sulla redditivitร e sulla possibilitร di investire in nuove risorse.
Uno dei dati piรน rilevanti riguarda la mancanza di personale specializzato nellโaccoglienza enoturistica: solo il 38% delle aziende dispone di figure professionali formate in Wine Hospitality, mentre nella maggior parte dei casi sono gli stessi titolari (63%) ad accogliere i visitatori. Questo dato sottolinea lโimportanza di percorsi di formazione specifici, per garantire unโesperienza enoturistica di qualitร e fidelizzare il pubblico.
Le cantine stanno investendo sempre piรน in esperienze immersive e personalizzate, puntando su degustazioni guidate, passeggiate in vigna e attivitร allโaria aperta. Il 43% delle aziende adotta pratiche di agricoltura biologica, mentre il 26% ha installato stazioni di ricarica per auto elettriche, dimostrando una crescente attenzione alla sostenibilitร ambientale.
Tecnologia e innovazione: il futuro dellโaccoglienza in cantina
Un altro aspetto chiave emerso dallo studio riguarda la digitalizzazione nel settore enoturistico. Nonostante il sito web sia ritenuto un elemento essenziale per la promozione, il 42% delle cantine registra meno di 1000 visite al mese, e il 15% non monitora regolarmente il traffico online. I social media, invece, giocano un ruolo cruciale: Facebook e Instagram sono i canali piรน utilizzati dallโ85% delle cantine per comunicare con i visitatori.
Lโintelligenza artificiale sta iniziando a trovare spazio anche nel mondo dellโenoturismo: il 20% delle cantine utilizza strumenti di AI, prevalentemente per la comunicazione digitale (70%), il marketing (63%) e la gestione delle prenotazioni (35%). Tuttavia, lโintegrazione nei processi produttivi รจ ancora limitata, con solo lโ8% delle aziende che ha adottato soluzioni AI nella gestione interna.
Per rendere lโenoturismo sempre piรน competitivo e strutturato, sarร fondamentale puntare su tecnologie innovative, formazione professionale e strategie digitali avanzate. Il Centro Studi CESEO, nato con lโobiettivo di supportare le aziende del settore, intende sviluppare linee guida e strumenti operativi, per garantire una crescita sostenibile e inclusiva.
LโItalia ha oggi la possibilitร di consolidare il suo ruolo di leader mondiale nellโenoturismo, investendo su qualitร , innovazione e sostenibilitร per affrontare al meglio le sfide del futuro e offrire ai visitatori unโesperienza autentica e memorabile.