Se vuoi evitare situazioni spiacevoli devi tutelarti da eventuali truffe telefoniche. Attenzione alle parole che pronunci durante la conversazione.
Ultimamente i truffatori stanno cercando di raggirare il prossimo avvalendosi del dispositivo cellulare. Molto noto è l’sms pishing il cui testo contiene un link su cui si invita a cliccare per risolvere un falso problema inerente alle carte bancarie e/o postali. Un segnale evidente di truffa lo si può cogliere dagli errori grammaticali perché di solito dietro tutto ciò ci sono dei malfattori di origine straniera.
Non dimenticare il tentativo di truffa tramite l’ausilio di WhatsApp. Si inviano messaggi o si passa direttamente alle telefonate in cui il truffatore si spaccia per un parente che chiede un bonifico per risolvere dei problemi economici. Purtroppo in questi casi vengono presi di mira gli anziani perché più ingenui.
Secondo quanto riportato sul sito tariffe.segugio.it adesso ci sarebbe una nuova truffa messa in atto seguendo più o meno lo stesso modus operandi. Se dovessero contattarti coloro che fanno delle proposte in merito alle bollette di luce e gas devi stare attento a ciò che dici.
Infatti ogni singola parola potrebbe essere utilizzata contro e, di conseguenza, è alto il rischio di perdere tutto in un battito di ciglia. Per fortuna non tutti i truffatori riescono a farla franca. Andiamo a scoprire tutto nel minimo dettaglio.
Truffe telefoniche: ecco cosa non dire
Quando si ricevono delle chiamate da farsi operatori telefonici bisogna sapere quali parole non vanno pronunciate. Di solito chi sta dall’altra parte fa delle domande tali da indurre a rispondere con un “sì”. Da evitare anche altre parole come “accetto”, “certo” e “ok”. In questo modo si potrebbe fare un accordo verbale a tua insaputa.
In altri casi si chiede il codice utile per identificare la propria fornitura. Stiamo parlando del codice POD per la luce e il PDR per il gas. Sono utili per identificare in maniera univoca le utenze ed effettuare così il cambio di fornitore. Per questo motivo è consigliabile interrompere subito la chiamata quando si fanno queste richieste.
Come annullare un contratto non desiderato
Se ti sottoscrivono un contratto luce e gas in modo ingannevole si ha tutto il diritto di annullarlo entro i primi 14 giorni. È fondamentale inviare una raccomandata con avviso di ricevimento dove si comunica quello che è accaduto. Essendo stati truffati, è legittimo rinunciare all’offerta approvata contro la tua volontà.
Bisogna rivolgersi all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. L’indirizzo email è protocollo.agcm@pec.agcm.it mentre la casella postale è “Autorità garante della concorrenza e del mercato, Piazza San Giuseppe Verdi 6/A-00198 Roma”.