Stavolta i tuffatori stanno usando Telegram per raggirare il prossimo. Ecco qual è il nuovo modus operandi. Ignora i messaggi ricevuti da numeri non registrati nella tua rubrica altrimenti saranno guai.
Telegram è un servizio di messaggistica istantanea lanciato da una società a responsabilità limitata con sede a Dubai. Anche qui è possibile scambiare i messaggi di testo, effettuare chiamate vocali e videochiamate. Per questo si può dire che è simile a WhatsApp.
L’unica differenza è che Telegram non obbliga a rivelare il proprio numero di cellulare ed è proprio su questo che i truffatori stanno facendo leva.
Secondo quanto riportato sul sito del corriere.it pare che adesso ci sia un nuovo modo per raggirare il prossimo con la differenza che stavolta si usa Telegram. Qualcuno è stato vittima del cosiddetto “Money Muling”, un fenomeno che purtroppo sta diffondendosi a macchia d’olio.
“Sembrava una cosa vera…Mi mandava video con le istruzioni, mi diceva persino che sarei potuto andare alla Polizia se non mi fosse fidata”, ecco come ha esordito una delle tante vittime di questa truffa che le ha fatto perdere più di 3.000 euro. Per farla franca i truffatori stanno adottando tecniche sempre più sofisticate, quindi devi stare attento quando ti contattano tramite le app di comunicazione.
Telegram, nuova truffa in atto: Money Mouling
Il “Money Mouling” consiste nel trasferire denaro tra più soggetti per effettuarne il riciclaggio. Tutto ha inizio quando il malcapitato riceve un messaggio su WhatsApp da un numero non italiano. Una volta ottenuta la fiducia, il truffatore sposta la conversazione su Telegram e, per non dare nell’occhio, vengono consegnati dei soldi veri, ma il bonifico viene fatto da altre vittime. Si chiedono sempre somme più elevate e il tutto coinvolge in un circolo vizioso.
In questo caso il gruppo Telegram ha il nome di una società di produzione cinematografica, nota come Metro-Goldwyn-Mayer, e al suo interno ci sono bot che rendono lo scambio di denaro un qualcosa di lecito. A coordinare il tutto ci ha pensato qualcuno che si è presentato come “Il Professore”.
Ecco cosa fare per evitare il peggio
La vittima in questione ha ricevuto bonifici fino a 150 euro, dunque ha iniziato a fidarsi ciecamente, anche perché ha ricevuto il seguente messaggio dall’uomo: “Se si tratta di una truffa potete recarvi in questura e denunciarlo, io sono disposto ad assumermi ogni responsabilità”. Per fortuna ha perso solo 3.000 euro perché la banca ha interrotto ogni pagamento sia in uscita che in entrata.
A quel punto ha ricevuto una chiamata dal Regno Unito da una donna che ha consigliato di scaricare un’applicazione, blockchain.com, per recuperare i soldi persi con l’aggiunta di 100 euro. Solo così il malcapitato ha deciso di rivolgersi alla Polizia.