Tra le tante truffe che si stanno mettendo in atto attraverso contatti telefonici, adesso c’è quella del finto figlio. Andiamo a scoprire tutti i dettagli per evitare il peggio.
Attualmente i truffatori stanno facendo ricorso al cosiddetto “sms phishing”, vale a dire un messaggio con all’interno dei link su cui si chiede di cliccare per accedervi. Si spinge a farlo facendo preoccupare il malcapitato per il suo salvadanaio economico in banca o imposta.
È importante ignorare questo messaggio ingannevole e lo si può scoprire attraverso dei dettagli. In primis la grammatica italiana non corretta proprio perché gli hacker solitamente sono stranieri e di conseguenza non hanno dimestichezza con la nostra lingua.
Alcuni stanno facendo leva sugli affetti familiari, quindi non esitano a spacciarsi per altre persone con lo scopo di raggirare i loro cari. Sono presi di mira soprattutto gli anziani.
Ultimamente, però, anche un’altra categoria sta facendo gola ai truffatori. Stiamo parlando delle madri. D’altronde si sa quando ricevono un messaggio dai propri figli, non ci pensano due volte ad agire.
La truffa del finto figlio, ignora questo messaggio se ti arriva sul cellulare
Un caso recente ha reso protagonisti due malfattori, precisamente madre e figlio. Purtroppo non saranno né i primi negli ultimi, ragion per cui bisogna stare sempre con gli occhi aperti per evitare di avere il portafoglio vuoto di punto in bianco.
Secondo quanto riportato sul sito il restodelcarlino.it è avvenuta l’ennesima truffa ai danni di una 54enne di Montecassiano. Ecco cosa è successo e com’è andata a finire la faccenda.
“Mamma, non posso rispondere. Sto dalla Polizia per fare una denuncia”
In poche parole la signora in questione era convinta di dare 945 euro per dare una mano al figlio in difficoltà economiche. Il tutto sarebbe avvenuto il 13 gennaio 2024 quando la donna ha ricevuto sul telefonino un messaggio da un numero sconosciuto. Il contenuto era il seguente: “Mamma ho perso il cellulare, ho cambiato numero scrivimi su WhatsApp”. A quel punto la donna si è preoccupata del figlio che tra l’altro lavora all’estero.
Ha chiamato e non ha avuto risposta. Subito dopo il figlio finto le ha scritto che non poteva rispondere perché era dalla Polizia per fare denuncia. Presa dalla preoccupazione, la donna è stata costretta ad andare di corsa in tabaccheria seguendo le istruzioni date dal malfattore per effettuare il pagamento istantaneo tramite carta prepagata. Dopo ha chiamato il figlio che ha risposto e ha spiegato che era estraneo ai fatti. Per fortuna la Polizia ha individuato i truffatori.