C’è un pericolo che incombe nelle acque del Mar Mediterraneo. Non solo l’ecosistema marino, ma anche l’uomo potrebbe subire delle conseguenze negative. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.
Se hai prenotato una vacanza nelle zone più gettonate del Sud Italia devi mettere in conto il rischio di non immergerti nelle splendidi acque del mare. La bandiera rossa potrebbe essere innalzata creando un malcontento generale.
Secondo quanto riportato sul sito skytg24.it sembra che ci sia un problema alquanto serio che sta mettendo in difficoltà coloro che vivono svolgendo delle attività in mare aperto. I pescatori sono preoccupati per ciò che sta accadendo. Nelle loro reti trovano impigliati degli animali che stanno invadendo le acque dei nostri mari.
Ciò che spaventa di più è che questo animale può essere dannoso non solo per gli ecosistemi marini, ma anche per l’uomo. I biologi hanno lanciato l’allarme invitando le persone a non toccarli perché potrebbero causare dolori, bruciori, pulito ed edemi.
Ma cosa sta accadendo nelle acque di un Mediterraneo? Come si sta affrontando questa situazione che a breve sarà considerata davvero drammatica? Le risposte sono immediate.
Mar Mediterraneo, attenti al nuovo pericolo
Questo animale è lungo circa 30 cm e in alcuni casi raggiungono i 70 cm. Tuttavia non è detto che non si possano trovare quelli lunghi addirittura 1 metro. Se punge nella zona della pelle più sottile, come il gomito o le ginocchia, il dolore è persistente. Si consiglia di rimuovere le setole senza spezzarne la punta, magari utilizzando un nastro adesivo e appoggiarlo delicatamente sulla zona da trattare.
Il dolore è immediato perché si attiva dopo un minuto dalla puntura. C’è chi soffre di un semplice fastidio, ma se le setole penetrano più del dovuto nella pelle è necessario rivolgersi a un medico.
Progetto Worms out, una speranza per l’ecosistema marino
A causa dell’incremento delle temperature delle acque del Mar Mediterraneo sta incalzando sempre più l’Hermodice Carunculata, noto anche come verme di fuoco. È presente nei fondali rocciosi, ma salgono a galla e rischiano di essere intrappolati nelle reti dei pescatori. Stanno avanzando soprattutto nelle acque che bagnano la Sicilia, la Puglia, la Calabria e la Campania. Si tratta di una specie carnivora che si deve tenere alla larga per via dei suoi aculei con tossine urticanti.
Mangiano il pesce ed erano numerosi fino a poco tempo fa nel canale di Suez, però ora sono presenti anche nell’area del Mediterraneo. Sono a rischio le riserve marine ed è alta la probabilità di trovarli a riva. Per fronteggiare questo problema è stato avviato il Progetto Worms out che consiste nel raccogliere tutti i dati per cercare di capire come convivere nello stesso ecosistema.