Il trionfo degli azzurri nella Coppa Davis
La recente vittoria della Coppa Davis da parte della squadra italiana di tennis ha ancora un sapore dolce. Dopo 47 anni, gli azzurri, guidati dal capitano Filippo Volandri, sono riusciti a riportare a casa l’insalatiera.
In un’intervista a Gazzetta dello Sport, l’ex tennista azzurro ha condiviso le emozioni legate a questo successo straordinario. “È stata un’ebbrezza di felicità, gioia e soddisfazione”, ha confessato Volandri. “Un momento che rimarrà indelebile nella memoria di tutti, anche di tanti italiani che ci hanno seguito in questi giorni”.
Durante l’intervista, Volandri ha anche affrontato il tema della mancata visita al Quirinale, la residenza del Presidente della Repubblica. “È stato un grande dispiacere per noi”, ha spiegato. “Teniamo molto a essere ricevuti al Quirinale, perché questo invito conferisce ancora più valore alla nostra impresa. Purtroppo, il 21 dicembre è una data complicata per i tennisti. Arnaldi sarà già in Australia e Sonego partirà per giocare l’ATP Cup. È giusto che tutti i protagonisti di questa vittoria siano presenti. Ma dopo il lungo viaggio in Australia, saremo entusiasti di andare dal Presidente Mattarella quando potrà riceverci”.
Volandri ha anche commentato la presenza di Matteo Berrettini, che non ha potuto scendere in campo ma ha sostenuto la squadra. “Ci siamo detti che vogliamo ripeterci e questa volta farlo anche con Matteo Berrettini”, ha affermato. “Meritava di essere con noi sul podio ad alzare il trofeo e di apparire nelle foto ufficiali, ma il protocollo non lo permetteva. Ha comunque contribuito in tutti i modi possibili ed è stato difficile per lui, dopo un anno così difficile, guardare gli altri giocare, combattere, soffrire ed esultare. Ma lui è un ragazzo speciale e anche Jannik ha detto che vuole vincerne subito un’altra, con lui”.
La vittoria della Coppa Davis è stata un momento di grande orgoglio per l’Italia e per tutti gli appassionati di tennis nel paese. La squadra azzurra ha dimostrato una grande determinazione e talento, portando a casa un trofeo che mancava da quasi mezzo secolo. Ora, gli occhi sono puntati sul futuro e sulla possibilità di ulteriori successi con una squadra che si sta facendo sempre più forte.
