Importante novità per una categoria di lavoratori, da adesso avranno diritto ad un aumento sullo stipendio: tutti i dettagli.
E’ arrivata finalmente una bella notizia per i dirigenti scolastici che adesso guadagneranno più di provveditori e ispettori.
Il 13 marzo infatti, è stato firmato dall’Aran, da tutte le organizzazioni e confederazioni sindacali rappresentative l’ipotesi del contratto collettivo nazionale di lavoro dell’area dirigenziale e ricerca relativa al triennio 2019-2021.
Con questo rinnovo, la cui trattativa era iniziata il 17 gennaio scorso, verranno adeguate due delle quattro voci dello stipendio dei capi d’istituto, quelle fisse, uguali per tutti.
Sono circa 6.500 tra dirigenti della scuola, ma anche dell’università, dell’Afam e della Ricerca a rientrare in questa novità. Scopriamo nei prossimi paragrafi maggiori dettagli.
Cosa prevede il contratto
L’ipotesi di contratto appena firmato contiene aumenti medi del 3,78%, pari a 240 euro, di cui 195 sulla retribuzione fissa (i restanti 45 euro sono legati alla parte variabile e andranno contratti). Nello specifico prevede un aumento mensile dal Primo gennaio del 2019 di 84 euro, rideterminato dal Primo gennaio del 2020 in 130 euro e dal Primo gennaio del 2021 in 135 euro. Il nuovo valore a regime annuo lordo, per 13 mensilità dello stipendio tabellare, è rideterminato da 45.260,73 in 47.015,73 euro. Dal ministero dell’Istruzione e del Merito chiariscono che il valore della retribuzione di posizione – parte fissa, con relativi oneri a carico del Fun – è maggiorato a decorrere dal 1 gennaio del 2021 di 60 euro mensili lordi per 13 mensilità e, dunque, è rideterminato in 13.345,11 euro.
A commentare il tutto è stato il Ministro Giuseppe Valditara: «Con questo contratto vogliamo dare un ulteriore segnale di attenzione nei confronti dei dirigenti scolastici, che con il loro impegno quotidiano rappresentano un pilastro fondamentale del mondo della scuola. La loro valorizzazione passa dal miglioramento delle condizioni lavorative e anche dall’aspetto economico». Ha poi aggiunto: «Il mio obiettivo è ridare prestigio e autorevolezza a tutti i lavoratori della scuola perché da loro passa il futuro del nostro Paese».
Altre novità previste nel nuovo contratto
Tra le novità normative è stata inserita anche la mediazione raggiunta con il ministero dell’Istruzione e del merito e i sindacati riguardante la rivisitazione della mobilità interregionale per i dirigenti scolastici, a cui è riconosciuta la possibilità di passare, nel limite del 60% dei posti disponibili annualmente, nella regione in cui si fa richiesta e tenuto conto dei posti regionali già messi a concorso dall’amministrazione.
Inoltre ci sarà poi l’introduzione della figura del “mentor”: un dirigente o professionista esperto che viene chiamato, su base volontaria, ad affiancare il personale neoassunto.