Purtroppo i truffatori utilizzano qualsiasi mezzo pur di raggiungere il loro obiettivo. Stavolta hanno fatto ricorso a WhatsApp. Ecco cosa bisogna fare per evitare il peggio.
Di recente si sta diffondendo a macchia d’olio l’sms phishing, ovvero quello in cui c’è un link su cui bisogna cliccare e accedere a un sito dove inserire i dati personali. La scusa utilizzata è quella di aver riscontrato dei problemi con le carte di credito e, presi dal panico, i malcapitati non esitano a proseguire nelle operazioni.
In realtà c’è un piccolo dettaglio che non deve passare inosservato. Spesso sia la banca che le poste avvertono i clienti riferendo che hanno modalità diverse per diffondere informazioni e dare avvisi. Da non dimenticare la grammatica italiana che presenta degli errori evidenti perché gli hacker tendenzialmente sono stranieri.
Nella maggior parte dei casi le vittime di queste truffe sono persone sole che non hanno qualcuno accanto pronto a intervenire quando arrivano messaggi alquanto strani. Gli anziani, per esempio, si lasciano sopraffare dall’ansia quando ricevono un messaggio da qualcuno che si spaccia per un loro parente in difficoltà economiche.
Adesso c’è un nuovo modo per indurre le persone a lasciare per iscritto i propri dati personali. Si fa sempre ricorso a WhatsApp, ma con un modus operandi del tutto diverso.
Fate attenzione ai messaggi di WhatsApp
WhatsApp è l’applicazione di messaggistica istantanea creata nel 2009 da Jan Koum e Brian Acton, due ex dipendenti di Yahoo. All’inizio solo chi aveva un iPhone poteva accedervi, però in poco tempo è stato pensato anche per Android, Windows e Symbian.
Grazie a WhatsApp le distanze geografiche si sono ridotte e in tempo reale le persone possono sentirsi in modo istantaneo. Un grande vantaggio, ma allo stesso tempo uno strumento pericoloso per chi cerca di raggirare il prossimo. State attenti perché potrebbe capitare anche a voi ciò che leggerete a breve.
“Ti ho inviato un codice”
I truffatori hanno adottato una nuova strategia che consiste nell’inviare con il numero di telefono di una persona truffata un messaggio con un codice di sei cifre. “Ciao, ti ho inviato un codice per sbaglio, potresti rimandarmelo?”, ecco cosa diranno in un secondo momento.
Quel codice permette di accedere ai dati personali perché è uno di autenticazione a due fattori. Per questo motivo non dovete assolutamente seguire questa richiesta. Per questo motivo dovete stare attenti e non dare modo a nessuno di rappresentare una minaccia.