La Giordania continua a sorprendere visitatori e studiosi di tutto il mondo con la sua ricca storia e i suoi affascinanti ritrovamenti archeologici. Uno di questi tesori è il sito di Sela, una fortezza situata nell’altopiano di Edom, nel sud del paese, che risale a oltre 3000 anni fa e viene spesso menzionata nelle Sacre Scritture.
Posizionata tra Tafila e Busayra, vicino alla Strada del Re e al Wadi Arabah, Sela è situata su uno sperone roccioso, a circa 200 metri sopra le gole circostanti. Nonostante non sia ancora una meta turistica molto conosciuta, rappresenta un tesoro archeologico di inestimabile valore per le sue dimensioni, le sue strutture architettoniche e i reperti di superficie.
Il sito di Sela, che include numerose strutture per la gestione dell’acqua, abitazioni e fortificazioni, offre importanti testimonianze per comprendere il ruolo economico e sociale della gestione dell’acqua nell’altopiano di Edom durante l’Età del Ferro, il periodo nabateo e romano. Un gruppo di ricercatori che ha esplorato questa fortezza di 3000 anni ha scoperto resti che descrivono dettagliatamente come il sito è stato utilizzato nel corso dei secoli.
Sela faceva parte dell’antico regno di Edom, che in seguito venne governato dagli imperi neo-assiro e neo-babilonese. Le sue abitazioni scavate nella roccia e le numerose cisterne d’acqua sono tra le caratteristiche più tipiche del sito. Non essendoci fonti d’acqua naturali nelle vicinanze di Sela, l’unico accesso a questa “città in cima alla Rocca” era, ed è ancora oggi, attraverso una scala scavata nel lato orientale della roccia.
Si pensa che Sela fosse una vera fortezza e che funzionasse da rifugio sicuro durante i periodi di guerra. L’accesso alla scala era sorvegliato e controllato da un portale e da una torre. È interessante notare che fu il re neobabilonese Nabonedo a inserire il suo marchio personale sulla scalinata di accesso a Sela, con una grande iscrizione accompagnata da un rilievo che raffigura il re e tre divinità.
Ma la caratteristica più significativa di Sela è il gran numero di strutture idriche presenti sul sito. Canali, cisterne e altre costruzioni venivano utilizzate per la raccolta, lo stoccaggio e il trasporto delle acque piovane. Le forme e le dimensioni di queste strutture variano, così come il loro livello di sofisticazione.
Oltre al sito di Sela, nella regione si trova anche il castello di Sela, costruito nel IX secolo. Situato vicino al Mar Morto, il castello è noto per la sua posizione strategica e il suo significato nella storia della regione. È uno dei pochi castelli in Medio Oriente costruiti utilizzando esclusivamente pietra e malta. La sua base è un muro ovale composto da blocchi di calcare sovrapposti senza malta o altri elementi di connessione. Il castello presenta quattro torri angolari, un ingresso a zig-zag a cinque piani, un cortile interno e due grandi sale, una delle quali è conosciuta come sala dell’emiro.
Per raggiungere Sela dalla Italia, è possibile sfruttare il nuovo collegamento aereo offerto da EasyJet. La compagnia aerea ha recentemente annunciato l’apertura di un nuovo volo da Milano Malpensa per Aqaba, la città giordana affacciata sul Mar Rosso, che rappresenta una base ideale sia per un soggiorno balneare che per un tour alla scoperta del sud della Giordania, compresi luoghi come il deserto di Wadi Rum, Petra e Sela. La rotta sarà operativa dal 12 novembre, con due frequenze settimanali il mercoledì e la domenica.
Sela è un gioiello archeologico poco conosciuto ma di grande valore nella storia della Giordania. La sua posizione strategica, le sue antiche strutture e la sua importanza nell’economia dell’epoca rendono questo sito una tappa imperdibile per chiunque si interessi alla storia e all’archeologia.
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