Scoperta frode da 3 milioni di euro: Vini sardi falsi DOC

L’azienda agricola Zanatta, con sede a Treviso e stabilimento produttivo a Olbia, è stata scoperta a commettere una frode commerciale e fiscale nel settore del vino. Le bottiglie di Vermentino di Gallura e di Sardegna, Monica di Sardegna, Cannonau e Isola dei Nuraghi, che riportavano le indicazioni Doc, Igt e Docg, erano in realtà prodotte principalmente con uve e vini provenienti dal sud Italia, in particolare dalla Puglia e dalla Sicilia.

La Guardia di Finanza del comando provinciale di Sassari ha scoperto questa doppia frode, del valore di oltre 3 milioni di euro, e ha sequestrato 5mila ettolitri di vino, per un valore di 1,5 milioni di euro. I due amministratori dell’azienda Zanatta sono stati denunciati alla Procura di Tempio Pausania per vari reati, tra cui dichiarazione fraudolenta, frode in commercio e contraffazione di indicazioni geografiche e denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari. Inoltre, otto titolari di cantine sarde sono stati denunciati per emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Le indagini sono state condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Sassari, in collaborazione con i carabinieri della Compagnia di Bonorva. Le indagini sono iniziate circa un anno fa e si sono concluse nel luglio scorso. È emerso che la Zanatta utilizzava documenti di trasporto falsi e fatture emesse da soggetti locali corrotti per giustificare la fornitura di uva e vino provenienti dal sud Italia. Questi vini venivano poi utilizzati per produrre vini con indicazione geografica tipica e denominazioni di origine controllata e garantita, violando così le regole del settore.

I vini falsi venivano venduti sia con l’etichetta Zanatta sia ad altre aziende che li commercializzavano in buona fede. In questo modo, la Zanatta avrebbe guadagnato illegalmente circa 3 milioni di euro in tre anni. Le aziende che hanno acquistato questi vini sono state danneggiate in modo involontario.

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