L’attrice Scarlett Johansson ha deciso di intraprendere azioni legali contro un’app che ha utilizzato il suo nome e le sue fattezze senza il suo consenso. A differenza di Tom Hanks, che aveva semplicemente diffidato su Instagram chi aveva utilizzato la sua immagine per scopi pubblicitari, Johansson ha deciso di portare il caso in tribunale. L’app in questione, chiamata Lisa AI: 90’s Yearbook & Avatar, ha utilizzato fotogrammi reali di Scarlett Johansson dal film Black Widow per creare un’immagine falsa dell’attrice. L’obiettivo dell’app è quello di creare immagini che confondono lo spettatore, rendendo difficile distinguere tra una persona reale e una creazione generata da sofisticati algoritmi.
L’ingiunzione ha portato al ritiro dello spot
Dopo che Scarlett Johansson ha ottenuto un’ingiunzione legale, lo spot di 22 secondi è stato immediatamente ritirato dalla circolazione. L’attrice ha agito prontamente per proteggere la sua immagine e i suoi diritti, dimostrando che non tollererà l’utilizzo non autorizzato della sua immagine a scopo promozionale.
La clonazione con l’intelligenza artificiale è un fenomeno in crescita
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale per clonare celebrità e creare immagini false è un fenomeno in crescita. Questo caso con Scarlett Johansson è solo l’ultimo esempio di come le tecnologie avanzate possano essere utilizzate in modo improprio per scopi promozionali. È importante che le celebrità e le persone famose siano consapevoli di questo problema e agiscano per proteggere i loro diritti.
La necessità di una regolamentazione più stringente
Questo caso solleva anche la questione della necessità di una regolamentazione più stringente sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale e sulla protezione dei diritti delle persone. È importante che vengano adottate misure per prevenire l’abuso di queste tecnologie e garantire che le persone non vengano danneggiate o sfruttate a causa della clonazione con l’intelligenza artificiale.
In conclusione, Scarlett Johansson ha intrapreso azioni legali contro un’app che ha utilizzato il suo nome e le sue fattezze senza il suo consenso. Dopo aver ottenuto un’ingiunzione legale, lo spot è stato ritirato dalla circolazione. Questo caso solleva importanti questioni sulla protezione dei diritti delle persone e sulla necessità di una regolamentazione più stringente sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale. È fondamentale che le celebrità e le persone famose siano consapevoli di questo problema e agiscano per proteggere i loro diritti.
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