Anche quest’anno Sanremo 2024 è alle porte, e il clima di attesa è alle stelle. Il Teatro Ariston, che ospita l’evento, è nel pieno del suo fermento, pronto a accogliere il popolo della musica e dello spettacolo. Ma chi è il “padrone” di questo tempio della melodia?
Walter Vacchino: l’uomo dietro le quinte
Walter Vacchino, affiancato dalla sorella Carla, è il vero e proprio patron del Teatro Ariston. Un personaggio poliedrico, noto non solo per la gestione del celebre teatro, ma anche per la sua carriera eclettica nel mondo dello spettacolo.
Un poliedrico showman
Oltre ad essere il custode del prestigioso teatro, Walter Vacchino vanta una carriera variegata nel mondo dell’intrattenimento. Scrittore e produttore di spettacoli teatrali e programmi TV, non ha esitato ad immergersi anche nella sfera delle istituzioni pubbliche, dello sport e dello spettacolo. Il suo lascito è così rilevante che, nel 1982, ha ricevuto il titolo di Cavaliere della Repubblica.
“Questo teatro è come un individuo”, ha dichiarato Walter Vacchino in un’intervista al settimanale Chi, sottolineando l’importanza e il valore intrinseco del Teatro Ariston nel panorama culturale italiano.
Il Teatro Ariston: un sogno realizzato
Il legame di Walter con il Teatro Ariston va oltre la semplice gestione. Figlio di Aristide Vacchino, il visionario fondatore del teatro inaugurato nel 1963, Walter ha ereditato non solo l’eredità paterna, ma anche la visione e l’ambizione che animavano il progetto originario:
“Mio padre era un visionario e sognava di fare concorrenza a Cannes e al Festival del cinema con un teatro che fosse anche un cinema multisala, un palazzo dei congressi e perfino un albergo integrato. Il nome Ariston fu scelto non solo per la radice Ari che era la stessa del suo nome, ma anche per indicare l’eccellenza. Aristos in greco vuol dire ‘il migliore’”, ha condiviso Walter in un’intervista al settimanale Oggi.
Il dietro le quinte di Sanremo: storie di stelle e trasformatori
Sanremo è un palcoscenico unico, dove si intrecciano non solo le voci dei grandi artisti, ma anche aneddoti e retroscena che svelano la dimensione umana delle star. Walter Vacchino ha condiviso alcune curiose testimonianze riguardo alcune celebrità che hanno varcato la soglia del Teatro Ariston.
Madonna e le sue richieste esclusive
Ricorda, ad esempio, la peculiare esperienza con Madonna, che al suo arrivo nel 1995 fece delle richieste decisamente fuori dal comune:
“La prima volta che venne, nel 1995, arrivò con 25 persone e pretese un camerino arredato con palme e divani bianchi. Siccome nessuno doveva vederla, avevamo creato per lei un percorso alternativo. Cercai di spiegarle il passaggio da fare, ma non mi ascoltava. Anzi, ebbi l’impressione che se avessi continuato a parlare avrei rischiato di essere malmenato dai bodyguard. Nel ’98, chiese una tavola imbandita di ogni ben di Dio, e poi si limitò a intingere un dito nel gorgonzola, senza mangiare altro.”
Vacchino ha anche evidenziato la particolare attenzione di Madonna ai dettagli, che a volte si rivelava un’impresa ardua per gli organizzatori:
“Non voleva usare i phon italiani, si portò i suoi dall’America. Ma c’era un problema di incompatibilità delle spine elettriche. Fummo costretti a comprare un trasformatore e a costruire per lei un impianto apposito. Non l’abbiamo mai più usato, sto valutando l’idea di esporlo in vetrina con il cartello ‘il trasformatore di Madonna’.”
Amadeus: un “personaggio dall’aplomb inglese”
Walter Vacchino ha anche condiviso le sue impressioni su Amadeus, conduttore e direttore artistico di Sanremo 2024:
“Lo conoscevo già perché era venuto all’Ariston per i Premi di Regia televisiva. Mi sembrava un personaggio dall’aplomb inglese, misurato. L’ho visto crescere professionalmente qui, negli anni del festival, è diventato più sciolto. Ha preso coscienza delle sue possibilità e si permette improvvisazioni come faceva Mike Bongiorno. Ha la serenità di sorprendere e giocare. Ed è grandissimo a fare la spalla.”
Le cifre di Sanremo 2024: il business della musica
Mentre appassionati e curiosi si preparano a vivere le emozioni di Sanremo 2024, non mancano coloro che sono interessati a saperne di più sul l’aspetto economico dell’evento. Il tweet di BlogTivvu.com riporta dettagliate informazioni sul guadagno dei partecipanti al festival. L’aspetto economico è sempre stato un elemento di fascino e interesse per un evento di tale portata.
Sanremo 2024: pronti per l’incanto?
Il palcoscenico è pronto a illuminarsi, le stelle della musica sono pronte a brillare. Sanremo 2024 promette emozioni e spettacolo, nel giorno in cui la musica italiana si ritrova ad esprimere tutta la sua bellezza e la sua energia. E tu, sei pronto a lasciarti conquistare?
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