La criminologa e volto televisivo Roberta Bruzzone ha espresso senza alcun dubbio la sua convinzione che l’ex fidanzato di Giulia Cecchettin, Filippo Turetta, abbia pianificato l’omicidio della giovane studentessa 22enne. Turetta è stato arrestato oggi in Germania, meno di 24 ore dopo il ritrovamento del corpo di Giulia, che è diventata la 105ª vittima di femminicidio nel 2023.
In un’intervista al Messaggero, Bruzzone ha affermato di non aver mai avuto dubbi sull’esito della vicenda. Mentre si attendono le risposte di Turetta riguardo ai numerosi interrogativi che circondano questo tragico evento, la criminologa ha sempre sostenuto che si trattasse di un omicidio premeditato.
Secondo Bruzzone, il filmato che incrimina Turetta e che mostra l’aggressione a Giulia rivela una “dimensione narcisistica e una profonda immaturità”. Durante l’intervista, la criminologa ha aggiunto:
“L’aspetto che mi colpisce è che questo ragazzo probabilmente aveva importanti problemi psicologici di natura narcisistica. Non è riuscito ad accettare la fine della relazione e si è sentito inferiore a Giulia. Lei aveva raggiunto i suoi obiettivi, mentre lui no. C’era chiaramente una sorta di competizione tra i due, che Giulia non ha percepito, ma che Filippo provava. Tutto questo è accaduto poco prima della laurea di Giulia, un momento in cui avrebbe spiccato il volo e iniziato la sua carriera. Era la fine definitiva della relazione che lui non poteva tollerare. Probabilmente l’ha attirata in questa trappola, sapendo che quel giorno non sarebbe tornata a casa. Temo che Filippo abbia pianificato il rapimento e l’omicidio di Giulia.”
La Bruzzone ha quindi evidenziato la presenza di disturbi psicologici e una dinamica di competizione nella relazione tra Turetta e Cecchettin. La laurea imminente di Giulia sembrava rappresentare un punto di svolta nella sua vita, ma per Turetta era un segno di insuccesso e di inadeguatezza. Questi sentimenti negativi sembrano aver portato Turetta a progettare il rapimento e l’omicidio di Giulia, cercando di impedirle di realizzare i suoi sogni e di mettere fine alla loro relazione.
L’arresto di Turetta in Germania rappresenta un passo importante per la giustizia e per la famiglia di Giulia Cecchettin, che ora potrà iniziare a cercare risposte e a elaborare il lutto per la perdita della loro amata figlia e sorella. La lotta contro il femminicidio continua, con la speranza che eventi come questi possano portare a una maggiore consapevolezza e a un cambiamento nella società.
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