Una donna affetta da sclerosi multipla è stata esclusa da una selezione pubblica per un posto di lavoro nel corpo dei vigili del fuoco in Sardegna. Questo caso di discriminazione ha attirato l’attenzione della consigliera di Parità della regione Sardegna, Maria Tiziana Putzolu, che ha deciso di intervenire. Secondo Putzolu, ogni forma di discriminazione deve essere fermamente contrastata dalle istituzioni, ma in questo caso si tratta di una situazione surreale, poiché lo Stato stesso è responsabile di questa discriminazione.
La vicenda inizia nel 2021, quando la donna supera le prove di selezione e invia la documentazione richiesta per l’assunzione. Tuttavia, a causa di un cambiamento normativo, viene richiamata per sottoporsi a ulteriori visite mediche a Roma. È in questa occasione che la donna informa i medici della sua condizione di sclerosi multipla, e da quel momento inizia il suo calvario. La sua malattia viene definita come “neuropsichica”, e vengono richieste ulteriori relazioni mediche. Questa situazione dura fino al 6 giugno 2022, quando alla donna viene comunicata l’esclusione dalla selezione. Da quel momento, il suo calvario diventa una battaglia legale, con una serie di ricorsi al Tar del Lazio, al Consiglio di Stato e al giudice del lavoro.
La consigliera di Parità ha aperto un fascicolo sulla vicenda e ha annunciato il suo intervento. Tuttavia, già in questa fase preliminare, Putzolu ha sottolineato la possibile discriminazione di genere, considerando che la sclerosi multipla colpisce un gran numero di persone in Sardegna, con una percentuale elevata di donne (il 70% dei malati di sclerosi multipla in Sardegna sono donne). Inoltre, la donna affetta da sclerosi multipla non ha limitazioni fisiche o psichiche che possano impedirle di svolgere il lavoro di vigile del fuoco. Pertanto, Putzolu ritiene che si tratti di una discriminazione basata sui pregiudizi anziché sulle evidenze mediche e scientifiche.
Questo caso di discriminazione ha attirato l’attenzione della premier Meloni, della ministra del Lavoro Calderone, del governatore Solinas e dell’assessora Lai, a cui è stata inviata una segnalazione con la richiesta di intervento. Putzolu si aspetta che le istituzioni prendano una posizione ferma e decisa contro questa forma di discriminazione e difendano i diritti delle persone affette da malattie croniche o disabilità.
In conclusione, questo caso di discriminazione nei confronti di una donna affetta da sclerosi multipla nel processo di selezione per il corpo dei vigili del fuoco in Sardegna è emblematico delle discriminazioni che ancora persistono nella società. La consigliera di Parità, Maria Tiziana Putzolu, si sta impegnando a combattere questa ingiustizia e a sensibilizzare le istituzioni sulle problematiche legate alla disabilità e alla parità di genere. Speriamo che questo caso possa portare a un cambiamento positivo e a una maggiore consapevolezza sulle discriminazioni ancora presenti nella nostra società.
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