Regole aggiornate per valutare l’efficacia delle iniziative nel settore dell’energia pulita

La legge per la riduzione dell’inflazione, promossa dall’amministrazione Biden, ha come obiettivo principale garantire che i lavoratori nel settore dell’energia pulita abbiano salari e benefici adeguati. Recentemente, il Dipartimento del Tesoro e l’IRS hanno pubblicato una proposta di regolamentazione che spiega come le aziende possono qualificarsi per i crediti fiscali legati agli standard lavorativi.

Le prime reazioni alla proposta sono state positive, con Kevin Reilly dell’Unione Internazionale dei Lavoratori d’America che ha definito il passo avanti “grande”. La legge prevede una serie di crediti fiscali per i progetti energetici, e gli incentivi sono maggiori per i progetti che rispettano gli standard salariali e dei benefici. Ad esempio, un progetto energetico pulito che rispetta tali standard può beneficiare di un credito d’imposta pari al 30% del costo del progetto, mentre per i progetti che non rispettano gli standard il credito scende al 6%.

Un progetto che rispetta gli standard potrebbe ottenere un credito di 300 milioni di dollari per un progetto da 1 miliardo di dollari, mentre un progetto che non rispetta gli standard riceverebbe solo 60 milioni di dollari. Per qualificarsi al credito del 30%, un progetto deve pagare ai lavoratori il salario prevalente, che corrisponde generalmente ai salari sindacali locali.

Inoltre, un progetto deve contribuire alla formazione dei lavoratori nell’energia pulita, garantendo che una percentuale specificata delle ore lavorative sia dedicata a persone che partecipano a programmi di apprendistato certificati. La quota richiesta sarà del 12,5% nel 2023 e del 15% negli anni successivi.

La proposta di regola definisce in dettaglio come le aziende dovranno dimostrare la conformità a questi requisiti, inclusi meccanismi di eccezione in casi particolari. Le penalità per il mancato rispetto degli standard salariali possono essere evitate se l’azienda segnala gli errori entro 30 giorni dalla scoperta, dimostrando di aver fatto sforzi per trovare apprendisti e di aver preso provvedimenti per correggere il problema.

Sindacati e aziende del settore dell’energia pulita hanno accolto favorevolmente la proposta, anche se alcuni gruppi hanno espresso la necessità di regolamenti praticabili che tengano conto delle possibilità offerte dai programmi di apprendistato esistenti.

Il Dipartimento del Tesoro e l’IRS accetteranno commenti pubblici sulla proposta fino a fine ottobre, seguiti da un’udienza pubblica a novembre. Successivamente, la regola sarà rivista e finalizzata.

È importante notare che la legge Davis-Bacon, che richiede il pagamento dei salari prevalenti per i progetti di opere pubbliche, si applica anche ai progetti che ottengono crediti fiscali. Questo rappresenta un grande cambiamento, dato che in precedenza non esistevano tali requisiti salariali per i progetti di energia pulita finanziati con aiuti federali.
L’amministrazione Biden sta quindi espandendo l’uso degli standard salariali per i progetti che ricevono aiuti federali, soddisfacendo le richieste dei sindacati delle costruzioni.

Il processo di regolamentazione e l’attenzione del governo al salario e ai benefici dei lavoratori nel settore dell’energia pulita rappresentano un’importante svolta per garantire la creazione di posti di lavoro di qualità e sostenibili nella transizione verso un sistema energetico pulito.

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