Al secondo trimestre del 2023, l’industria italiana della gestione del patrimonio ha registrato una contrazione del trend di raccolta, secondo i dati della mappa trimestrale di Assogestioni. Nel periodo compreso tra aprile e giugno, la raccolta è diminuita di 12 miliardi di euro, principalmente a causa delle gestioni di portafoglio che hanno registrato un valore negativo di 9,45 miliardi di euro, influenzate dalle istituzioni finanziarie.
Tuttavia, nonostante la contrazione della raccolta, il patrimonio gestito è aumentato a fine giugno, raggiungendo 2.277 miliardi di euro rispetto ai 2.257 miliardi di euro di fine marzo e ai 2.210 miliardi di euro di fine 2022. Questo incremento è stato principalmente alimentato dall’effetto positivo del mercato, che ha caratterizzato il 2023. L’Ufficio Studi Assogestioni stima infatti un aumento del +1,5% per il secondo trimestre.
Questi dati evidenziano quindi una situazione contrastante nell’industria italiana della gestione del patrimonio, con una diminuzione della raccolta, ma un aumento del patrimonio gestito. Ciò potrebbe essere attribuito a diversi fattori, tra cui l’incertezza economica e le scelte degli investitori istituzionali.
Sarà interessante osservare come l’industria si svilupperà nel prossimo futuro e se la contrazione del trend di raccolta sarà solo temporanea o rappresenterà una tendenza a lungo termine. Nel frattempo, gli operatori del settore dovranno adattarsi a queste sfide e cercare nuove strategie per attrarre nuovi investitori e mantenere quelli esistenti.
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