La proposta avanzata da Mediobanca a Delfin per la formazione di un nuovo consiglio di amministrazione non soddisfa le richieste fatte dalla cassaforte dei Del Vecchio lo scorso agosto.
La holding, guidata da Francesco Milleri, punta a un’ampia riforma della composizione del consiglio e alla nomina di un nuovo presidente al posto di Renato Pagliaro. Le fonti finanziarie affermano che, piuttosto che accettare le condizioni proposte da Mediobanca, a Delfin è più conveniente presentare una propria lista e ottenere, in caso di necessità, la presenza di almeno due consiglieri indipendenti anziché quattro legati agli impegni richiesti da Piazzetta Cuccia.
La proposta di Mediobanca riguarda la creazione di una lista unica per la nomina del consiglio di amministrazione. Tuttavia, questa proposta non rispecchia le richieste fatte da Delfin ad agosto. La holding di Del Vecchio, che possiede il 31% delle azioni di EssilorLuxottica, punta ad un’importante riforma del consiglio e all’insediamento di un nuovo presidente al posto dell’attuale Pagliaro.
Secondo le fonti finanziarie, Delfin non è disposta ad accettare le condizioni messe in campo da Mediobanca e preferisce presentare una propria lista. In questo modo, la società potrebbe ottenere almeno due consiglieri indipendenti, a differenza dei quattro che sarebbero legati agli accordi richiesti da Piazzetta Cuccia, la controllante di Mediobanca.
Il confronto tra Delfin e Mediobanca si inserisce nel contesto più ampio di una situazione di tensione tra i due azionisti principali di EssilorLuxottica. Da un lato c’è Delfin, la holding che fa capo alla famiglia Del Vecchio, fondatore del gruppo Luxottica. Dall’altro c’è Mediobanca, la banca di investimento che è il principale partner finanziario della holding. Entrambi hanno posizioni importanti all’interno del consiglio di amministrazione della società.
Delfin ha presentato le sue richieste per ottenere un maggiore peso decisionale e per riacquisire una maggioranza di controllo nella gestione di EssilorLuxottica, che ha visto la fusione tra Essilor e Luxottica nel 2018. Le richieste di Delfin vanno nella direzione di un maggiore coinvolgimento nella governance aziendale e nella nomina degli amministratori. Mediobanca, d’altro canto, sta cercando di mediare tra le richieste dei Del Vecchio e gli interessi degli altri azionisti di EssilorLuxottica.
La proposta di Mediobanca per la composizione del nuovo consiglio di amministrazione, tuttavia, sembra non rispecchiare le richieste di Delfin. Pertanto, la holding dei Del Vecchio sta valutando l’opzione di presentare una propria lista di candidati per il consiglio, al fine di ottenere un maggiore controllo sulla gestione della società.
Resta da vedere come si evolverà la situazione e se Mediobanca sarà disposta a rivedere la sua proposta per soddisfare le richieste di Delfin. La sfida per il controllo di EssilorLuxottica sembra essere ancora aperta e potrebbe continuare a creare tensioni tra i principali azionisti.
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