“Don Carlo” inaugura la stagione lirica della Scala di Milano
Il 7 dicembre 2023, il Teatro alla Scala di Milano darà il via alla sua stagione lirica con l’opera “Don Carlo” di Giuseppe Verdi. Il regista Lluis Pasqual descrive l’opera come “emozionante dal punto di vista musicale” e “anti clericale, fa vedere il dietro le quinte del potere che è tenuto dalla chiesa”. Questa “prima della Scala” promette di essere un evento significativo e complesso.
La trilogia del potere di Riccardo Chailly
Con “Don Carlo”, il direttore d’orchestra Riccardo Chailly conclude la sua trilogia dedicata al potere. Questo filo conduttore ha legato le prime due opere della trilogia: “Macbeth” di Giuseppe Verdi nel 2021 e “Boris Gudonov” di Modest Musorgskij nel 2022.
Chailly ha scelto di mettere in scena l’edizione del 1884 di “Don Carlo”, che Verdi ha trascritto dopo il successo del debutto a Parigi. Il cast di altissimo valore include il tenore Francesco Meli nel ruolo del protagonista Don Carlo, la soprano Anna Netrebko come Elisabetta di Valois, il basso Michele Pertusi come Filippo II, il mezzosoprano Elīna Garanča come la Principessa d’Eboli, il baritono Luca Salsi come il Marchese di Posa e il basso Ain Anger come il Grande Inquisitore.
La Prima della Scala e gli ospiti presenti
La Prima della Scala è un evento che attira un pubblico variegato, composto da appassionati e personalità di spicco nel mondo dello spettacolo, della cultura e dell’impresa. Tuttavia, quest’anno il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella non potrà essere presente a causa di problemi di agenda. Altri politici presenti includono il presidente del Senato Ignazio La Russa, il vicepremier Matteo Salvini e il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
La Prima della Scala sarà trasmessa in diretta su Rai 1, Radio3 e RaiPlay. Inoltre, sarà proiettata in oltre 35 luoghi della città di Milano, offrendo a diecimila persone l’opportunità di assistere all’evento.
La trama di “Don Carlo” e la sua importanza
“Don Carlo” racconta la storia di Don Carlo ed Elisabetta, eredi dei reali di Spagna e Francia, che non possono sposarsi a causa di un matrimonio combinato tra Elisabetta e il padre di Carlo, Filippo II. La trama si sviluppa intorno ai conflitti politici e amorosi dei personaggi principali, con il padre che cerca di ingannare il figlio e la principessa di Eboli che cerca di creare discordia tra Carlo ed Elisabetta.
L’opera affronta temi come il contrasto tra padre e figlio, le diverse concezioni politiche e il conflitto tra Stato e Chiesa. Secondo Raffaele Mellace, docente di Storia della Musica, “Verdi mette a fuoco un elemento cardine della sua drammaturgia musicale: la sconfitta della legittima aspirazione alla felicità e alla libertà degli uomini da parte di un’opposizione composta dalla ragion di Stato, potere assolutista che schiaccia irreversibilmente il desiderio di realizzazione a cui aspira Don Carlo, principe ereditario”.
“Don Carlo” è un’opera importante che affronta temi universali e offre un cast di altissimo valore. La sua prima alla Scala di Milano promette di essere un evento emozionante e significativo per gli amanti dell’opera.
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