Purtroppo oggigiorno le truffe sono sempre dietro l’angolo e coinvolgono anche le Poste Italiane. Andiamo a scoprire come fare per evitare il peggio.
I malintenzionati cercano in tutti i modi di raggirare il prossimo per ottenere un tornaconto personale. Per questo motivo mettono in atto delle vere e proprie strategie con l’intento di sottrarre denaro e intascarlo come se niente fosse in pochi secondi. Molto noto è l’sms phishing che consiste nel che consiste nel convincere una persona a cliccare sul link riportato nel testo per permettere truffatori di accedere ai dati della banca o della posta.
In realtà si riconosce un messaggio di questo tipo leggendo attentamente il testo. Basta notare che la grammatica italiana ha degli errori perché chi si nasconde dietro tutto ciò nella maggior parte dei casi non ha origini italiane. Si fa utilizzo anche di app di comunicazione come WhatsApp e in questo caso nel mirino rientrano soprattutto le persone anziane.
Qualcuno contatta spacciandosi per un parente e chiede urgentemente un bonifico per risolvere dei problemi economici. Purtroppo quando ricevono il denaro richiesto spariscono ed è possibile rintracciarli. Per non parlare dei numeri stranieri che contattano chiedendo di rispondere a delle domande di un sondaggio.
Il consiglio è sempre lo stesso: cestinare immediatamente tutti i messaggi che provengono da numeri non segnati nella nostra rubrica. Adesso sta letteralmente spopolando un altro tipo di truffa che riguarda proprio le Poste Italiane. Andiamo a scoprire cosa sta succedendo.
Poste Italiane, truffa messa in atto da direttori e dipendenti
Quando qualcuno chiede i nostri dati personali dobbiamo assolutamente ignorare se non vogliamo avere brutte sorprese. In alcuni casi bisogna stare attenti perfino delle persone che in teoria dovrebbero agire per il nostro bene.
A tal proposito è stata divulgata una notizia da Il Mattino inerente ad attività per niente oneste di alcuni impiegati delle Poste Italiane. Infatti sono state individuate e subito è scattata la denuncia.
Segnalazioni in seguito a un’email sospetta
Due dipendenti delle Poste Italiane ogni giorno si recavano a lavoro svolgevano la loro attività come se niente fosse. Poi un giorno tutto è cambiato perché sono stati denunciati per aver avuto accesso abusivo a un sistema informatico. Come se non bastasse altri due impiegati sono stati accusati di atti più gravi, tra cui falsificazione di strumenti di pagamento non in contanti. Nella faccenda sarebbero inclusi anche i direttori.
Il tutto è stato segnalato a luglio dell’anno scorso quando dei clienti hanno fornito i propri dati sensibili tramite phishing con un’email ingannevole inviato da un maresciallo fasullo. Ovviamente questi dati sono stati utilizzati per accedere a BancoPosta e Postepay. I difensori degli impiegati sostengono che quest’ultimi siano del tutto estranei a queste vicende. Per scoprire come andrà a finire non ci resta fare altro che attendere.