Un anno dopo l’alluvione che ha colpito la provincia di Ancona, è stato presentato il progetto di ricostruzione del ponte del Coppetto, un’infrastruttura viaria strategica per i collegamenti interni del territorio. Questo ponte collega i Comuni di Ostra e Ostra Vetere e la sua ricostruzione è di fondamentale importanza per far ripartire l’intera zona colpita dalla catastrofe.
Il progetto prevede la costruzione di una struttura a campata unica lunga 50 metri e alta quasi 9 metri, in grado di resistere a ondate di piena più intense rispetto a quella che ha distrutto il ponte un anno fa. I lavori dovrebbero essere completati entro l’autunno del 2024 e avranno un costo di circa 3 milioni di euro.
Alla presentazione del progetto hanno presenziato diverse autorità, tra cui il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, il presidente della Provincia di Ancona, Daniele Carnevali, e la sindaca di Ostra, Federica Fanesi. Il governatore Acquaroli ha sottolineato l’importanza delle opere infrastrutturali per la ricostruzione di questi territori e ha ricordato i finanziamenti disponibili. Inizialmente sono stati stanziati 5 milioni di euro dal governo Draghi, a cui si sono aggiunti 400 milioni di euro dell’esecutivo Meloni e quasi 30 milioni di euro dalla Regione Marche.
Carnevali ha sottolineato l’importanza della sicurezza dei cittadini e ha annunciato che entro il prossimo dicembre verranno affidati i lavori per l’esecuzione dell’opera. Ha inoltre evidenziato il ruolo fondamentale dell’ente Provincia come attuatore del progetto.
La sindaca di Ostra ha espresso la necessità di un’ulteriore accelerazione dei lavori, nonostante l’istituzione abbia dimostrato grande celerità nell’offrire la massima collaborazione alle comunità colpite. Ha enfatizzato l’importanza di completare i lavori il prima possibile per garantire la sicurezza dei cittadini e il recupero delle aziende locali fortemente colpite dalla mancanza di viabilità.
La ricostruzione del ponte del Coppetto rappresenta quindi una tappa fondamentale per la ripresa del territorio colpito dall’alluvione e per ripristinare i collegamenti interni. Oltre alla mera riparazione dell’infrastruttura, si punta a realizzare una struttura più resistente che possa garantire la sicurezza dei cittadini anche in futuro. I finanziamenti disponibili dimostrano l’impegno delle istituzioni nel sostenere la ricostruzione e offrire una risposta concreta alle comunità colpite dalla catastrofe. Ora è necessario accelerare i tempi e completare i lavori nel minor tempo possibile per garantire la sicurezza e la sopravvivenza delle aziende locali.
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