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Pensioni, finalmente c’è un escamotage per riprendere tutti i contributi: ti basta fare così

C’è un modo per non perdere nemmeno un anno di contributi sulla pensione, ecco come devi fare. Ti sveliamo noi l’escamotage.

La pensione è uno dei momenti topici della vita di ognuno. Chiunque abbia lavorato una vita intera sogna quel giorno in cui riceverà il suo meritato premio.

Anche se a volte sembra allontanarsi invece che essere più vicina. Tra leggi, deroghe, limiti e paletti, ogni tanto vengono cambiati i parametri e pare che le cose vengano rese sempre più difficoltose.

Forse non tutti sanno che il sistema pensionistico è stato introdotto addirittura alla fine del lontano 1800, e che l’Inps, l’Istituto di Previdenza Sociale che se ne occupa, è stato fondato  nel 1898. La pensione sociale invece è più recente, è nata infatti solo nel 1969.

Ma ci sono casi in cui alcuni perdono i contributi versato con tanto sacrificio, non riuscendo a raggiungere i parametri stabiliti, perdendo così anche gli altri. C’è un modo però affinché ciò non accada; scopriamo l’escamotage per andare in pensione senza perdere un solo anno di contributi.

Pensioni: come non perdere i contributi

Nata per i soli operai, nel corso degli anni la pensione ha subito diversi cambiamenti, una vera evoluzione. Dal 1919 viene allargato il bacino di utenza e la pensione è resa disponibile anche ad altre categorie di lavoratori. Poi, quasi ogni Governo più recente ha apportato delle modifiche, chi innalzando l’età pensionabile, chi inserendo limiti e regole sui contributi versati. Insomma, chiunque abbia “messo mano” alle leggi pensionistiche ha modificato i requisiti necessari per poterne usufruire.

E oggi, cosa è necessario per poter andare finalmente in pensione? Oggi servono almeno 20 anni di contributi versati e 67 anni di età. Anche se ci sono alcune deroghe, ad esempio si può smettere di lavorare a 71 anni con almeno 5 anni di contributi effettivi. Vi sono poi varie categorie diverse, e almeno per questo 2024 e fino a nuovo ordine rimane la cosiddetta quota 103, ovvero è necessario avere 62 anni di età e 41 di contributi. E per chi non raggiunge i requisiti? Rischia di perdere anche i contributi versati.

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Il compiuto della Gestione Separata – avvisatore.it (foto AdobeStock)

L’escamotage che potrebbe farti comodo

Purtroppo ci soni alcuni casi in cui si rischia di perdere i contributi versati perché non sufficienti, perché non vengono soddisfatti i requisiti richiesti. In questi casi si può usufruire del computo della Gestione separata, un fondo pensionistico introdotto dall’Inps al quale possono accedere coloro che non rientrano nelle categorie ordinarie di lavoratori.

Cosa fare? Semplice, far confluire i propri contributi insufficienti nella Gestione separata e poter usufruire quindi di un unico trattamento pensionistico. Parlane con il tuo commercialista o rivolgiti ad un patronato, loro sapranno consigliarti al meglio.