Palermo, accordo per la sicurezza: un passo avanti per la città

La collaborazione tra gli istituti di vigilanza privati Ksm, Mondialpol Security e Sicurtransport e le forze di polizia potrebbe rappresentare una svolta per il dispositivo di controllo del territorio a Palermo. La firma del protocollo d’intesa ‘Mille occhi sulla città’ avvenuta stamani in Prefettura, alla presenza della Prefetto Maria Teresa Cucinotta e del sindaco Roberto Lagalla, mira a potenziare la sicurezza della città.

L’accordo prevede che alle guardie giurate dei servizi di ‘sicurezza complementare’ vengano assegnati compiti di osservazione e di raccolta di elementi di informazione utili alle forze di polizia e alla Polizia municipale. L’obiettivo dell’amministrazione è quello di aumentare i livelli di sicurezza in città e di integrare le forze di controllo sul territorio.

Il sindaco Lagalla ringrazia il Ministero dell’Interno e la Prefettura per aver proposto la firma di questo accordo. Egli sottolinea che l’amministrazione intende anche partecipare al lavoro e alla pianificazione che avviene nel Comitato provinciale di ordine e sicurezza in Prefettura. Inoltre, uno dei principali obiettivi è affidarsi sempre di più ai controlli attraverso tecnologie e sistemi avanzati di monitoraggio.

A tal proposito, è prevista l’apertura della Control Room al Comando della Polizia municipale, la quale sarà oggetto di sperimentazione a partire da venerdì e operativamente a regime nelle prime settimane del prossimo anno. Questa sala operativa, dotata di tecnologie all’avanguardia, permetterà un monitoraggio costante del territorio e delle situazioni di rischio.

Nonostante Palermo non sia considerata una delle città più pericolose in Italia, essendo collocata oltre la trentesima posizione tra le città italiane, l’amministrazione vuole garantire una maggiore percezione di sicurezza ai cittadini. La Control Room e il protocollo firmato oggi rappresentano parte dell’impegno dell’amministrazione per raggiungere questo obiettivo.

La firma del protocollo rappresenta anche una proposta su scala nazionale, dimostrando l’importanza di questa collaborazione tra istituti di vigilanza privati e forze di polizia anche a livello nazionale. Si spera che l’esperienza a Palermo possa essere un modello per altre città italiane che desiderano rafforzare la sicurezza del territorio e migliorare la percezione di sicurezza dei propri cittadini.

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