Nuovo scontro tra Germania e migranti, record di sbarchi a Lampedusa

Il Ministero dell’Interno sta cercando di affrontare la questione dei migranti con dati numerici, ma il problema politico continua ad avere ripercussioni sulle trattative in Europa. Nel frattempo, la Francia sta rafforzando le frontiere con l’Italia. Durante la notte, più di 1.300 migranti sono arrivati sull’isola siciliana. Oggi si terrà un question time alla Camera con il Ministro Piantedosi.

Le agenzie di stampa hanno riportato la notizia la scorsa sera, mentre a Lampedusa si registrava un altro record di sbarchi. La Germania ha sospeso la procedura di selezione dei migranti in arrivo dall’Italia, nota come “meccanismo di solidarietà” volontario, che serve a ridurre la pressione sui paesi di primo approdo.

La decisione è stata presa dalla Ministra dell’Interno Nancy Faeser. Secondo il Die Welt, questa sarebbe una reazione al governo italiano, che non rispetta il regolamento di Dublino. Il Ministero dell’Interno italiano ha risposto sostenendo che i migranti ricollocati in Germania da ottobre 2022 a oggi sono stati solo 1.042, rispetto ai più di 100.000 arrivi solo nel gennaio 2023. Per questo motivo, il governo italiano avrebbe sospeso da mesi il rimpatrio in Italia dei cosiddetti “dublinanti”, le persone che vengono rispedite qui da altri paesi perché è il loro primo approdo in Europa, perché, secondo il Ministero dell’Interno, l’obbligo è stato superato dall’accordo sulla migrazione in discussione a livello europeo. Questo accordo è quello che trova la maggiore ostilità nei governi “amici” della premier, come Polonia e Ungheria.

Se in termini numerici la questione può sembrare di dimensioni limitate, sul versante politico segnala l’apertura di un nuovo fronte che riguarda direttamente l’Europa e si somma a quelli già aperti in questi giorni: dalla trattativa Ita-Lufthansa, alla riforma del Patto di stabilità fino alla discussione del nuovo Patto su asilo e migrazione. Un tema, quest’ultimo, su cui questa mattina, nel discorso sullo Stato dell’Unione, la presidente della Commissione europea von der Leyen è tornata a spingere. Ma arrivare a un compromesso non sarà facile.

Inoltre, ieri la Francia ha annunciato di voler rafforzare i controlli al confine con l’Italia, tra Mentone e Ventimiglia, dove è stato registrato un aumento del flusso del 100%. L’accusa, più o meno velata, è che il governo italiano abbia volutamente allargato le maglie per favorire l’uscita dei migranti verso altri paesi. “L’atteggiamento di Francia e Germania complica le cose. L’Italia non può diventare il punto di primo approdo e di unica ospitalità. Quindi o l’Europa fa qualcosa o l’Italia dovrà farlo da sola”, ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti. Più diplomatico è stato il ministro degli Esteri Tajani: “Si accelerino i tempi di attuazione degli accordi con i paesi di origine e di transito”.

Si capirà di più questo pomeriggio, quando il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi risponderà alle domande alla Camera. E non sarà certamente l’unico tema. A Lampedusa i soccorritori parlano di un “flusso inarrestabile”: più di 1.300 migranti sono arrivati durante la notte, mentre nell’hotspot dell’isola ci sono circa 7.000 persone, anche molti minori, nonostante la capienza regolare sia di meno di mille unità. Il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, ha definito la situazione “insostenibile”, mentre il suo vice, Attilio Lucia (in quota Lega), ha chiesto l’intervento di tutte le forze politiche: “Siamo in piena emergenza”. Queste parole e dinamiche mettono in luce le lacune del governo sull’immigrazione, smontano ancora una volta la propaganda sovranista e testimoniano l’inefficacia del memorandum sancito con la Tunisia, su cui tanto si è spesa Meloni, supportata dall’Unione europea.

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