C’è una strada che non devi percorrere altrimenti potresti ricevere delle brutte sorprese che incideranno sul portafoglio. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.
La città che ha fatto da sfondo a questo il solito episodio è Vigevano, in provincia di Pavia. È un comune italiano di 62.303 abitanti e del noto per essere luogo che accoglie i principali centri di produzione di scarpe nel mondo. È anche famosa per le sue attrazioni che vale la pena visitare. Basta menzionare Piazza Ducale, una delle più belle d’Italia in assoluto.
Proprio nel cuore della città è accaduto un fatto insolito. La notizia ha sconvolto sia i residenti e sia coloro che si sono trovati a percorrere una determinata strada per casualità. In poche parole 15.380 sono le contravvenzioni che sono state individuate dalle telecamere attivate dal 1° gennaio fino al 31 marzo dell’anno in corso. Sono state collocate ai varchi di una zona traffico limitato che si trova nei pressi del centro storico.
Andando nello specifico 3.943 sono i verbali che sono giunti nelle mani dei trasgressori, di cui 800 risiedono in quella zona mentre da parte restante è rappresentata da persone che si trovavano di di passaggio. 54 persone con evidente invalidità sono state multate sono per non aver comunicato le targhe richieste.
Qualcuno si è lamentato e a tal proposito è intervenuto l’assessore alla Polizia locale Nicola Scardillo. Ha risposto a tutte le domande fatte in merito a quanto accaduto. Le sue parole hanno fatto chiarezza.
Zona a traffico limitato a Vigevano
Proprio per evitare ulteriori episodi spiacevoli i cittadini hanno fatto richiesta dei pass per poter avere la possibilità di accedere alla zona ZTL, ma purtroppo 404 e il numero dei pass non dati per mancanza di alcuni requisiti. Non sono mancate le lamentele da parte di chi non è stato accontentato.
L’assessore ha voluto essere chiaro sulla campagna informativa fatta proprio per avvertire i cittadini dell’installazione delle telecamere. Non a caso ha dichiarato che sono 3.300 le visualizzazioni dei comunicati pubblicati sul sito dell’ente.
“Era il caso di inviare delle comunicazioni”
Secondo l’assessore i cittadini non avrebbero bene inteso le novità introdotte a partire dal primo giorno dell’anno. Eppure non mancano le repliche dei consiglieri Arianna Spissu e Luca Bellazzi che hanno fatto una precisazione: “Se si vede che una singola persona ha preso 180 multe, già questo dovrebbe far scattare un campanello d’allarme e magari era il caso di inviare delle ulteriori comunicazioni a chi stava tradendo in serie facendo presente che non è così che funziona”.
Questo è quanto riportato sul sito informatoregevanese.it. Come se non bastasse a dicembre non è stato dato alcun comunicato sulla presenza delle telecamere.