Il pandoro gate di Chiara Ferragni: l’analisi di Giampiero Mughini
Il caso dei pandori di Chiara Ferragni ha scatenato un vero e proprio putiferio mediatico in Italia. Dopo le opinioni degli opinionisti, dei giornalisti e dei blogger, è arrivato il momento di sentire anche il parere di un noto scrittore e intellettuale: Giampiero Mughini. Fresco di partecipazione al Grande Fratello, Mughini ha condiviso la sua analisi sagace e pungente del pandoro gate su Dagospia.
Un panettone da quattro soldi trasformato in un prodotto di lusso
Secondo Mughini, è evidente a tutti che Chiara Ferragni è riuscita a far pagare tre volte tanto un semplice panettone da quattro soldi, semplicemente spruzzandolo con un po’ di polvere rosa. Il cachet della famosa influencer è indubbiamente elevato, ma Mughini fa notare che persino Italo Svevo, uno dei più grandi scrittori italiani, non ha mai guadagnato una lira di diritti d’autore durante la sua vita. Questo ha scatenato un vero e proprio putiferio, con i migliori giornalisti e opinionisti italiani che ne stanno scrivendo.
L’impero di Chiara Ferragni
Mughini sottolinea che Chiara Ferragni è riuscita a creare un impero di ben 29 milioni di follower, che lui definisce “sudditi”. Secondo lui, il numero di persone che hanno applaudito entusiasticamente l’ingresso in guerra di Mussolini nel 1940 era molto inferiore a quelli che seguono la famosa influencer. Mughini afferma ironicamente: “Se uno sbarcasse in Italia venendo da Marte e cercasse di capire che cosa diavolo succede nel nostro Paese, non potrebbe non dedurne che il personaggio sovrano del nostro Paese è Chiara Ferragni, di cui io sono il primo ad esaltare la genialità”.
L’autocritica di Chiara Ferragni e le sponsorizzazioni losche
Mughini osserva che, dopo aver capito di aver commesso un errore, Chiara Ferragni ha deciso di fare pubblica ammenda donando un milione di euro in beneficenza. Tuttavia, Mughini sottolinea che questa cifra è relativamente bassa considerando il suo status economico. L’autore rimane perplesso riguardo ad altre “sponsorizzazioni” dubbie fatte dalla Ferragni, come quando la sua visita a un famoso museo fiorentino ha attirato più persone del solito. Mughini conclude affermando che, nonostante le controversie, Chiara Ferragni è un genio invidiatissimo da 29 milioni di italiani.
Il panorama culturale italiano
Mughini riflette sul fatto che, se un marziano arrivasse in Italia oggi, non troverebbe più le polemiche culturali su romanzi di autori come Vasco Pratolini o film di registi come Luchino Visconti. Invece, si troverebbe a dover affrontare discussioni sul perché il prezzo dei panettoni è aumentato dopo l’endorsement di Chiara Ferragni. Mughini sottolinea che nemmeno nel campo della politica i discorsi cambiano di tono e qualità. L’interrogativo che si pone oggi sulle prime pagine dei giornali è davvero sconvolgente.
In conclusione, l’analisi di Giampiero Mughini sul pandoro gate di Chiara Ferragni offre uno spaccato interessante del panorama mediatico italiano e delle dinamiche che ruotano attorno alla famosa influencer.
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