Se a casa hai ancora a queste monetine sei secisam ricco a tua insaputa. Andiamo a scoprire quanto ammonta la cifra che i collezionisti sarebbero disposti a pagare
Da quando è entrato in circolazione l’euro tante cose sono cambiate. Nonostante tutto molto italiani rimpiangono i tempi della lira. Chi ha avuto modo di averla tra le mani sa bene che ci sono sia le monete che le banconote. Alcune di esse potremmo custodirle ancora nelle nostre cantine.
Infatti sono ancora in circolazione tuttora le monete del vecchio conio. Molto ricercata è la 10 lire con l’immagine della Spiga. In realtà è ben risaputo che non sono tutte uguali, dato che alcune mostrano delle caratteristiche tali da fare la differenza agli occhi di esperti.
Realizzata a partire dal 1951, è molto leggera (pesa meno di 1 grammo per un diametro di 25 mm). La sua rarità è relazionata direttamente al numero dei pezzi realizzati inizialmente, cioè la tiratura. Non è per niente facile stabilirne il valore, ragion per cui subentrano gli esperti del settore.
Non ci crederete, ma i collezionisti farebbero l’impossibile per avere queste monetine. Sarebbero disposti a pagare anche somme inaspettate pur di averle. Andiamo a scoprire a quanto ammonta la cifra. Resterete letteralmente a bocca aperta.
La lira con la Spiga potrebbe renderti ricco a tua insaputa
La lira è stata la moneta dell’Italia dal 1861 fino al 2002. Fu coniata a partire dal 1472 dalla Repubblica di Venezia. Nel 1806 è stata adottata dal Regno napoleonico, ma si diffuse su larga scala con l’avvento della Restaurazione.
Il nome deriva dal latino “litra”, vale a dire l’unità di misura già utilizzata nel V secolo a.C. ed è stata introdotta con lo scopo di agevolare le attività commerciali. I Romani l’hanno ripresa e utilizzata nel periodo di massimo splendore dell’impero. Una storia importante alle spalle, dunque non c’è da stupirsi se si è disposti a svuotare il portafoglio.
Ecco quanto si spenderebbe per un determinato esemplare
Le monete ben conservate senza alcuna imperfezione valgono tantissimo. Se presentano graffi o segni di usura ovviamente perderanno il loro valore. L’immagine della Spiga ne include 2 che formano una V mentre in alto a destra c’è il 10. Sul retro compare la scritta REPVBBLICA ITALIANA. Se ne avete una a casa tra le cianfrusaglie che risale al 1954 o al 1965 allora potete considerarvi già ricchi.
Nei siti dove si vendono dovete sapere che gli amanti del collezionismo sarebbero disposti a darvi oltre 3.000 euro. Per questo motivo pensateci bene prima di sbarazzarvene o conservarle nella polvere delle cantina.