Michele Guardì, autore e regista de “I Fatti vostri”, sotto accusa per i suoi fuorionda
Il noto autore e regista Michele Guardì, noto per il suo lavoro nel programma Rai “I Fatti vostri”, è finito al centro di una controversia a causa dei suoi fuorionda pieni di insulti rivolti a collaboratori, artisti e figuranti. Nonostante le accuse, Guardì ha negato tutto, cercando di sdrammatizzare la situazione con l’uso dell’ironia e sostenendo che si trattasse di situazioni concitate.
La Rai ha preso posizione sulla questione, annunciando l’apertura di un audit interno e l’attivazione delle procedure aziendali previste in questi casi. La decisione è stata presa in seguito alla messa in onda, il 28 novembre su Italia 1, di un servizio che includeva alcuni fuorionda del regista e le sue dichiarazioni. La consigliera di amministrazione Rai, Francesca Bria, ha scritto una lettera all’azienda chiedendo che vengano avviati gli accertamenti necessari e che vengano adottate tutte le sanzioni previste per tutelare l’immagine aziendale.
Anche la presidente della commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia, ha preso posizione sulla questione, chiedendo all’azienda di assumere una posizione chiara riguardo alle frasi irrispettose pronunciate da Guardì, indipendentemente dal momento in cui sono state dette, poiché ritenute incompatibili con il servizio pubblico.
La reazione di Michele Guardì e le indagini interne della Rai
Nonostante le accuse mosse contro di lui, Michele Guardì ha respinto le critiche e ha cercato di minimizzare la situazione. Ha giocato la carta dell’ironia e ha sostenuto di trovarsi spesso in situazioni concitate che possono portare a reazioni impulsive. Tuttavia, la sua risposta non ha convinto né la Rai né i membri della commissione di Vigilanza.
La Rai ha preso sul serio le accuse e ha annunciato l’apertura di un audit interno per indagare sulla questione. L’azienda ha anche attivato le procedure aziendali previste in questi casi, al fine di tutelare l’immagine aziendale e garantire che situazioni del genere non si ripetano in futuro.
Le richieste di sanzioni e l’appello per la tutela dell’immagine aziendale
La consigliera di amministrazione Rai, Francesca Bria, ha scritto una lettera all’azienda chiedendo che vengano avviati gli accertamenti necessari e che vengano adottate tutte le sanzioni previste per tutelare l’immagine aziendale. La presidente della commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia, ha appoggiato questa richiesta, sottolineando l’importanza che l’azienda prenda una posizione chiara e decisa riguardo alle frasi irrispettose pronunciate da Guardì.
La Rai ha risposto prontamente alle richieste, annunciando l’apertura di un audit interno e l’attivazione delle procedure aziendali previste in questi casi. L’azienda si impegna a fare tutto il necessario per tutelare la propria immagine e garantire che situazioni del genere non si ripetano in futuro. La vicenda di Michele Guardì rappresenta un caso di grande rilevanza per il mondo dell’intrattenimento e solleva importanti questioni riguardo al rispetto e alla professionalità nel servizio pubblico. La Rai si impegna a fare chiarezza sulla questione e a prendere le misure necessarie per evitare che episodi simili si verifichino in futuro.
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