Il mercato immobiliare in Italia si è lasciato alle spalle, con il 2023, un anno dominato da una più che attesa contrazione dei numeri delle compravendite.
Numeri dell’Agenzia delle Entrate alla mano, sono stati complessivamente 709591, con un calo, rispetto al 2022, del 9,7%. Il fattore principale che ha provocato questa perdita di quota è l’innalzamento dei tassi dei mutui, risultato naturale di un trend inflattivo che, a inizio 2022, ha cominciato a dominare la scena internazionale.
Nonostante questo, il mercato ha subito pochi danni. A permettergli di rimanere comunque in quota e di cavalcare l’onda di un momento di oggettiva difficoltà ci hanno pensato diversi fattori, in primis la richiesta importante di abitazioni di lusso, in cima ai desideri degli acquirenti soprattutto in grandi città come Milano e Roma.
Quali sono le previsioni per il prossimo futuro? In queste settimane, si sta parlando molto dei risultati di un’indagine dell’Ufficio Studi di Gabetti.
Si prospetta, almeno per i prossimi due anni, una stabilizzazione dei tassi attorno al 2,5%.
L’indagine, oltre a fornire previsioni su come potrebbe andare nel 2024 il mercato immobiliare, ha posto l’accento su un altro dato interessante. Si tratta dell’aumento dei numeri delle compravendite rispetto agli anni pre pandemia.
Se si guarda solo al 2019, si può notare un incremento del 17% (parliamo ovviamente del confronto con i dati del 2023). Allargando lo sguardo e considerando, invece, i dati degli ultimi dieci anni, è possibile riscontrare un incremento del 24%.
Ciò permette, di fatto, di considerare il 2023 un anno di numeri non così tragici per il mercato immobiliare, posizionandolo sul terzo gradino di un podio che, al primo e al secondo posto, vede gli anni record 2021 e 2022, che hanno indubbiamente beneficiato del recupero di quanto non venduto e acquistato in pandemia.
Cosa succederà nel 2024?
Cosa aspettarsi per il mercato immobiliare nel 2024? Il progredire di un nuovo ciclo iniziato nel 2023 e diverso dal triennio 2020 – 2022, segnato dall’emergenza pandemica.
Come già accennato, dopo un 2023 che ha visto il settore fare i conti con tassi mai visti prima, si prospetta una normalizzazione degli stessi, anche in virtù di un trend inflattivo pronto ad assestarsi attorno al 3,5%.
Soprattutto in virtù di quest’ultimo dato, si parla di un possibile taglio dei tassi di 25 punti base da parte della BCE. Questo spartiacque è previsto tra giugno e settembre.
Il quadro è quindi all’insegna dell’ottimismo e di una chiusura, a fine dicembre, caratterizzata sempre da un numero di compravendite sopra le 700 mila.
Il ruolo del web
Il 2024 sarà dominato ancora dalla tendenza a scegliere il web per cercare casa.
La rete ha cambiato radicalmente il modo di approcciarsi alla ricerca o alla vendita del proprio immobile.
Il trend degli ultimi anni è molto chiaro: si cerca, per quanto possibile, di focalizzarsi su siti specializzati.
ImmobiliOvunque.it è il portale di riferimento per il mercato immobiliare in Italia: sito online ormai da 6 anni, si distingue dai competitor per il fatto di essere caratterizzato dalla presenza di annunci redatti e pubblicati unicamente da agenzie immobiliari referenziate in tutta Italia.
Si tratta di un plus non da poco, che permette all’utente finale di sperimentare quella tranquillità che solo i veri professionisti sanno dare.
Il nodo della riqualificazione energetica
A dominare i trend del mercato immobiliare in Italia nei prossimi mesi ci penserà anche l’attenzione alla riqualificazione energetica, la cui importanza è molto più percepita rispetto al passato.
Nel prossimo futuro, anche e soprattutto in virtù del recente voto favorevole da parte dell’ECOFIN alla Direttiva Europea sulle Case Green, che prevede emissioni zero da parte del parco residenziale nel 2050, il tema sarà ancora più centrale.
Già da ora si sentono gli effetti della direttiva, con le case energivore che, in media, costano il 25% in più rispetto a quelle sostenibili.