Meloni: Giambruno frainteso, esistono gli stupratori: dichiarazione suvvia

Dopo la polemica sollevata dalle dichiarazioni del giornalista Andrea Giambruno sullo stupro di Palermo, anche la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, si è espressa sulla questione. Durante una conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, Meloni ha affermato che Giambruno avrebbe detto qualcosa di diverso da quello che è stato interpretato. Secondo la leader di FdI, le parole del giornalista richiamavano un concetto che sin da bambina sua madre le ripeteva: “occhi aperti e testa sulle spalle”. Meloni ha sottolineato che purtroppo gli stupratori esistono e che è importante non abbassare la guardia, cercando di essere il più possibile presenti a se stessi e facendo del proprio meglio per non mettersi in situazioni che permettano a questi criminali di fare quello che vogliono. La presidente di Fratelli d’Italia ha ribadito che non ci sono giustificazioni per gli stupratori.

Le dichiarazioni di Meloni sono arrivate in un contesto in cui il governo italiano ha approvato un decreto che prevede una stretta in materia di giustizia minorile, a seguito dello stupro delle due cugine di 10 e 12 anni a Caivano. Durante la trasmissione su Rete 4, il compagno della premier, Andrea Giambruno, aveva fatto delle affermazioni che hanno suscitato molte polemiche. Durante il programma, Giambruno aveva affermato che evitare di ubriacarsi e di perdere i sensi può aiutare a evitare determinate problematiche, sottolineando che “se il lupo viene a prenderti, potresti evitare di arrivarci”. Questa frase ha scatenato reazioni molto critiche sia da parte dell’opinione pubblica che da parte di molte personalità politiche, tra cui anche la premier.

Nel corso della conferenza stampa, Meloni ha voluto sottolineare il suo concetto di libertà di stampa, ribadendo che un giornalista non deve dire quello che pensa la moglie o il compagno di un politico. La presidente di Fratelli d’Italia ha difeso la libertà di stampa, affermando che non si deve chiedere conto alle persone coinvolte per le affermazioni di un giornalista. Meloni ha concluso dicendo di credere nella libertà di stampa e di non voler essere chiamata in causa per le affermazioni di Giambruno.

Questo caso ha evidenziato una serie di questioni legate alla sensibilità delle tematiche riguardanti la violenza sessuale e alla responsabilità delle parole dei giornalisti. Le affermazioni di Giambruno hanno sollevato dibattiti riguardo al modo in cui le vittime di stupro vengono considerate e trattate nella società, portando anche alla luce il tema della vittimizzazione secondaria. La reazione di Meloni, invece, ha messo in evidenza la necessità di una corretta distinzione tra la libertà di stampa e le responsabilità individuali, sottolineando l’importanza di non dare per scontato che le opinioni espresse da un giornalista rappresentino necessariamente quelle dei politici con i quali sono associati.

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