Iacopo Melio non nasconde di essersi sentito irritato nel leggere il post di Arisa in cui dichiara: “Cerco marito sanissimo”. Questo ha spinto il politico e scrittore a “rispondere” all’annuncio, spiegando poi in un lungo post il motivo della sua candidatura: se il messaggio della cantante non era provocatorio, la sua candidatura lo è, con l’intento di incoraggiare le persone a riflettere sul peso delle loro parole.
Melio afferma che l’importanza del linguaggio utilizzato è ciò su cui vuole focalizzare l’attenzione: “Sarebbe sufficiente educare le persone, sin da piccole, all’empatia e alla capacità di vedere gli altri per ciò che realmente sono”.
La disabilità come una caratteristica tra tante
Il giovane di trentun anni prosegue spiegando che la disabilità è una semplice caratteristica, insieme a molte altre che compongono una persona, ma non la definisce completamente: “Io non ‘sono’ la mia carrozzina o solo le mie difficoltà, quindi nelle relazioni, così come nel lavoro o in altri contesti, è necessario guardare al di là. Tuttavia, spesso ciò non accade appieno.”
Un individuo disabile può dare e ricevere amore e/o piacere allo stesso modo di una persona senza disabilità. Pertanto, in una relazione – sia essa seria o leggera – la disabilità può ancora essere vista come un problema. Tuttavia, se ci pensiamo, quale relazione non ha i suoi problemi? L’attivista e consigliere regionale del Partito Democratico da tempo si impegna per un mondo in cui non sia necessario presentare la propria cartella clinica per frequentare una persona.
Melio afferma: “Può succedere che, in modo morboso, a partire dal primo approccio si pongano domande come ‘Che cosa hai? Perché sei in carrozzina? Di quale malattia soffri?’. Ciò risulta problematico non perché la disabilità debba essere un tabù o una vergogna da nascondere, ma perché lì ci sono modi, tempi e contesti definiti dal rispetto che spesso vengono a mancare”.
La candidatura per “sposare” Arisa
Pochi giorni dopo l’annuncio matrimoniale della cantante, in cui Rosalba Pippa, meglio conosciuta come Arisa, apriva le candidature per aspiranti mariti, scrivendo: “Valuto proposte di matrimonio da soggetti sanissimi, massimo 45 anni, economicamente autosufficienti, a cui piaccia il corpo femminile, in particolare il mio”, il politico aveva commentato:
“Santo cielo @arisamusic mi candido subito. Oltre ad avere un buon lavoro, ho anche il riconoscimento dell’invalidità al 100%, quindi, anche se ho una cartella clinica da 60enne, posso offrire tutti i vantaggi del caso: pensione di invalidità, parcheggi riservati vicini a negozi, ristoranti ecc.”
Questo era un chiaro riferimento ai “soggetti sanissimi” ricercati dall’artista. “Posso portarti in carrozzina quando sarai stanca, sarò paziente infinito se vorrai fare shopping (dato che starò seduto), ti offro concerti ed eventi gratuiti come accompagnatore… e molto altro. Scrivimi privatamente e organizzeremo il matrimonio del secolo”, concludeva ironicamente Melio.
Con un nuovo post pubblicato recentemente, Melio ha spiegato il motivo che lo ha spinto a rispondere in questo modo: “Ho voluto candidarmi non solo commentando il suo post, ma ho anche inviato una mail all’indirizzo indicato… E come l’ho fatto? Ribaltando la sua prospettiva, dimostrando come fosse fallace”, ha scritto sui social media.
Il mio commento, infatti, non rappresentava una proposta seria, ma era un modo per stravolgere, con ironia, quel “sanissimo” che può essere considerato abilista e offensivo. Fingendo di prendere sul serio il suo annuncio, gli ho offerto esattamente il contrario di quello che cercava.
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