Meghan Markle: Interesse per i Sussex in declino, biografia rimandata

Fin dalle prime anticipazioni, uscite all’inizio di gennaio, è apparso chiaro che l’autobiografia di Harry, Spare – Il minore, sarebbe stata un successo editoriale. Aneddoti di Palazzo, rivelazioni familiari, episodi inediti: così il secondogenito di re Carlo è riuscito a catalizzare l’attenzione di media ed appassionati. Ci riuscirà anche la moglie? È ancora presto per dirlo, ma negli Stati Uniti gira da settimane l’indiscrezione di un possibile memoir firmato Meghan Markle.

Un progetto ancora non ufficiale

Il condizionale è d’obbligo. Innanzitutto perché di ufficiale ad oggi non c’è assolutamente nulla: nessuna casa editrice che abbia annunciato il progetto, né un’affermazione della diretta interessata che possa far intendere tal proposito. Eppure, in America, molti sono convinti che la duchessa abbia già finito di scriverlo, includendo nuovi clamorosi pettegolezzi. «Sarei comunque sorpreso se decidesse di pubblicarla adesso», afferma Edward Coram-James, guru della comunicazione.

Un momento opportuno?

«Non pubblichi un’autobiografia quando il mondo è probabilmente stanco di sentirti nominare», aggiunge in un’intervista con l’Express. «L’interesse per i Sussex è in declino, quest’anno si sono svalutati». I motivi sono molteplici: dalla chiusura del podcast Archetypes alle polemiche sollevate dalla docuserie Netflix, fino alle critiche ricevute in occasione di alcune uscite in pubblico. «Ma l’interesse per la coppia, in futuro, tornerà ad aumentare», assicura l’esperto PR.

Una decisione controcorrente

«Meghan deve aspettare quel momento per far uscire il suo memoir». Seppur, a dirla tutta, «negli ultimi anni i Sussex abbiano più volte sfidato le leggi d’oro delle pubbliche relazioni», anche a loro discapito. Hanno sempre agito con la massima indipendenza, fuori dagli schemi convenzionali. «Ecco perché, alla fin fine, Meghan potrebbe decidere di pubblicare comunque il suo libro nonostante molti non lo vogliano», conclude Coram-James. «E questo non sarebbe certo una sorpresa».


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