La recente assenza del presidente cinese Xi Jinping al vertice del G20 a Nuova Delhi ha suscitato diverse speculazioni riguardo alle turbolenze politiche interne nella Repubblica Popolare Cinese. Questo evento rappresenta la prima volta che il leader cinese salta un vertice delle principali economie sviluppate ed emergenti, nonostante l’importanza che ha costantemente attribuito a tali summit in passato. Al suo posto, il premier Li Qiang rappresenterà la Cina al vertice.
Secondo il Nikkei Asia, i primi segni di disagio sono emersi durante l’incontro annuale di Beidaihe, una località balneare nella provincia di Hebei, dove si riuniscono i leader in carica e in pensione del Partito Comunista Cinese. Sebbene i colloqui informali di Beidaihe non siano mai stati resi pubblici, quest’anno sono emersi dettagli sugli eventi che si sono svolti dietro le porte chiuse. Secondo fonti citate dal Nikkei Asia, “un gruppo di anziani pensionati del partito ha rimproverato il massimo leader in un modo mai visto prima”. Xi Jinping avrebbe poi espresso la sua frustrazione ai suoi collaboratori più stretti. La figura centrale degli anziani critici è stata Zeng Qinghong, ex vicepresidente e stretto collaboratore del defunto ex presidente Jiang Zemin.
La Cina attualmente sta affrontando diverse sfide. Il suo sistema economico sta vivendo una recessione senza precedenti rispetto alle riforme economiche e l’apertura avviate alla fine degli anni ’70. Il settore immobiliare è in crisi, come dimostrato dai problemi dell’azienda Evergrande. Il tasso di disoccupazione sta aumentando a tal punto che quest’estate le autorità cinesi hanno deciso di non pubblicare più i dati ufficiali. Inoltre, l’esercito cinese è stato scosso dai licenziamenti di due generali della Rocket Force, che sono stati resi pubblici a luglio.
In aggiunta a ciò, il ministro degli Esteri Qin Gang è stato rimosso dal suo incarico per motivi sconosciuti, alimentando ulteriori speculazioni e incertezze all’interno del ministero.
Tutte queste turbolenze hanno suscitato preoccupazione tra i membri anziani del partito che hanno gestito la Cina durante il periodo di crescita economica. La Cina si trova quindi in una fase critica, affrontando sfide interne ed esterne che potrebbero influenzare non solo la politica interna cinese, ma anche le relazioni internazionali del paese.
In conclusione, l’assenza del presidente Xi Jinping al G20 di Nuova Delhi solleva importanti domande sulle turbolenze politiche interne in Cina e sulle sfide che il paese sta affrontando. Mentre la Cina affronta una recessione economica senza precedenti e il settore immobiliare è in crisi, l’epurazione dell’esercito e il licenziamento del ministro degli Esteri alimentano ulteriori incertezze nel paese. Queste turbolenze sollevano preoccupazioni tra gli anziani del partito che hanno governato la Cina durante il periodo di crescita economica. Le implicazioni di queste sfide potrebbero avere un impatto non solo sulla politica interna cinese, ma anche sulle relazioni internazionali del paese.
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