Mazzi svela la verità su Fred Palma: un confronto atteso

Fred De Palma difende il mondo del rap e della trap dalle accuse di violenza

In un’intervista pubblicata su “La Stampa”, il rapper Fred De Palma ha cercato di difendere il mondo del rap e della trap dalle accuse di violenza e sessismo che vengono rivolte a questi generi musicali. Il cantante ha sottolineato che ciò che viene rappresentato sul palco e cantato nelle canzoni è solo finzione, una forma di narrazione artistica. Tuttavia, il sottosegretario alla Cultura con delega alla musica, Gianmarco Mazzi, ha replicato alle parole di De Palma, sottolineando che il problema va oltre la finzione e che bisogna affrontare il fenomeno in modo più approfondito.

La replica di Gianmarco Mazzi

Il sottosegretario Mazzi ha commentato l’intervista di Fred De Palma, affermando che il rapper ripete concetti già espressi in precedenza da altri artisti, come Ghali. Secondo Mazzi, questa linea di difesa non funziona perché sottovaluta e banalizza il problema. Il sottosegretario ha sottolineato che il punto centrale è rappresentato dal fatto che alcuni artisti, alcuni dei quali con precedenti penali, sembrano ispirarsi alla violenza nella loro vita reale. Mazzi ha precisato di non condannare un genere musicale in particolare, ma di voler comprendere il fenomeno nel suo complesso.

L’importanza dell’educazione e il potere delle canzoni

Mazzi ha risposto alle affermazioni di De Palma riguardo al ruolo dell’educazione da parte dei genitori e della scuola. Il sottosegretario ha concordato sul fatto che l’educazione sia una responsabilità comune, che dovrebbe coinvolgere tutti, compresi gli artisti. Mazzi ha sottolineato l’importanza dell’influenza che gli amici e le canzoni hanno avuto sulla sua formazione da ragazzo. Ha citato artisti come Dalla, De Gregori, Fossati e Vasco, che, nonostante gli anni bui del terrorismo, riuscivano a trasmettere speranza e a parlare all’anima attraverso le loro canzoni.

La citazione di un testo violento

Mazzi ha citato un esempio di testo che, secondo lui, inneggia alla violenza. Si tratta di una canzone intitolata “Non è Easy”, in cui viene pronunciato un verso che fa riferimento a una violenza sessuale. Il sottosegretario ha chiesto chi spiegherà alle vittime di abusi e ai familiari delle vittime dei femminicidi che non si tratta di un testo che istiga alla violenza contro le donne. Mazzi ha menzionato diverse personalità del mondo dello spettacolo, come Mannoia, l’Associazione Una Nessuna Centomila, Capotondi, Cortellesi, Foglietta e Pausini, che hanno avuto il coraggio di alzare la voce su questo tema. Ha concluso chiedendo se si può davvero considerare tutto ciò come pura finzione.

Questo articolo è stato scritto sulla base di un’intervista pubblicata su “La Stampa” e rappresenta una riscrittura dei fatti in modo originale e diverso.


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