Mercoledì mattina, poco prima di pranzo, l’imprenditore Angelo Reina aveva già progettato di uccidere la sua ex compagna, Marisa Leo, che ricopriva il ruolo di direttrice delle comunicazioni presso le rinomate cantine “Colomba Bianca”. Nonostante avesse un ruolo di spicco nella lotta contro i femminicidi, la sua vita è stata tragicamente spezzata da un terribile atto di violenza.
Reina ha contattato Marisa telefonicamente, dicendole semplicemente: “Vieni a prendere la bambina in azienda da me, intorno alle cinque e mezza”. Senza fornire ulteriori dettagli, ha chiuso la chiamata, lasciando la sua ex compagna all’oscuro di ciò che l’avrebbe attesa.
Le indagini hanno permesso di ricostruire la sequenza degli eventi che hanno portato a questa triste situazione. Dopo aver covato rabbia e risentimento verso Marisa per un periodo di tempo, Angelo Reina aveva deciso di porre fine alla sua vita. Probabilmente, la sua motivazione era legata a un mix di gelosia e infelicità personale.
Marisa, ignara del pericolo imminente, si è recata nell’azienda di Reina il pomeriggio, come richiesto. Era convinta che sarebbe stata solo una normale consegna o un breve incontro per prendere la loro figlia. Purtroppo, la realtà si rivelò molto più oscura e tragica di quanto potesse immaginare.
Non appena Marisa è arrivata, è stata accolta da una scena orribile e da un attacco violento da parte di Reina. Nonostante i suoi sforzi per difendersi, è stata sopraffatta dalla furia dell’uomo. Gli investigatori presenti sul posto hanno riferito che l’omicidio è stato di particolare crudeltà e brutalità.
Le conseguenze di questo atto mostruoso vengono ancora oggi sentite nell’intera comunità di Marsala. Marisa era una figura di spicco nella lotta contro i femminicidi e il suo impegno nel promuovere la parità di genere e l’uguaglianza era ampiamente riconosciuto. La sua morte ha causato un ondata di shock e dispiacere in tutta la città, dove era stimata e rispettata sia come professionista che come madre.
Le autorità locali stanno attualmente affrontando il caso con la massima priorità, impegnate a trovare giustizia per Marisa e sua figlia. Reina è stato immediatamente arrestato sul posto ed è attualmente detenuto in attesa del processo. Sarà sottoposto a un’indagine approfondita per fare piena luce su questo terribile crimine e stabilire i motivi che hanno portato a tale violenza estrema.
La tragedia che ha colpito la famiglia di Marisa Leo è un duro monito sulla necessità di combattere la violenza di genere e promuovere un cambiamento culturale che ponga fine a tali atrocità. È fondamentale che la società si unisca e prenda posizione contro ogni forma di violenza e discriminazione di genere, per assicurare che nessun altro debba subire una fine così tragica.
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