Mario Brenna, il paparazzo italiano che ha svelato la verità su Diana e The Crown: intervista esclusiva

La stagione finale di The Crown sotto accusa

Mario Brenna, il fotografo italiano che ha immortalato la principessa Diana e Dodi Fayed abbracciati su uno yacht, ha espresso il suo dissenso sulla rappresentazione di The Crown. In una recente intervista al New York Times, Brenna ha dichiarato che la serie ha completamente distorto la realtà dei fatti.

La controversia riguarda il secondo episodio della sesta stagione

La controversia ruota attorno al secondo episodio della sesta stagione di The Crown, intitolato “Two Photographs”. Questo episodio racconta il lavoro di Brenna per catturare l’immagine di Diana e Dodi sul loro yacht nel Mediterraneo nell’estate del 1997. Secondo la ricostruzione della serie, Brenna avrebbe ricevuto l’incarico dal padre di Dodi, Mohamed Al Fayed, per rendere pubblica la relazione della coppia. Tuttavia, Brenna sostiene che questa versione dei fatti sia completamente inventata.

La verità secondo Mario Brenna

Secondo Brenna, la sua scoperta di Diana e Dodi è stata puramente casuale. Durante le sue estati in Sardegna, dove lo yacht Jonikal era ancorato, Brenna si è imbattuto casualmente nella coppia. Ha raccontato di aver avvicinato lo Jonikal il 1° agosto 1997, credendo che Diana fosse una sua conoscente, prima di rendersi conto che era la principessa del popolo.

Brenna ha lavorato duramente per scattare la sua “foto storica”, scalando una scogliera a circa 400 metri dallo yacht per ottenere l’angolazione perfetta. È riuscito così a immortalare Diana e Dodi in un momento di intimità.

Le foto di Brenna sono state vendute per una cifra considerevole, circa 1,7 milioni di sterline inglesi, che all’epoca hanno risolto i suoi problemi personali e familiari.

In conclusione, Mario Brenna ha smentito la versione dei fatti presentata da The Crown, affermando che la sua scoperta di Diana e Dodi è stata un colpo di fortuna e non il risultato di un incarico commissionato da Mohamed Al Fayed. La controversia sollevata da Brenna mette in discussione la veridicità delle rappresentazioni storiche nella serie televisiva.