La voce inconfondibile di Maria Callas, accompagnata da una vita piena di successi e dolori, è celebrata dalla Scala di Milano e dal resto del mondo. Attualmente, al Victoria & Albert Museum di Londra, è in corso una mostra che espone i costumi indossati dalla Callas nelle opere Norma e Tosca. Callas è sinonimo di Diva, e la mostra londinese, intitolata “Diva”, rende omaggio a questa costellazione di personalità uniche. Il prossimo 2 dicembre si celebreranno i 100 anni dalla sua nascita nel 1923 a New York, e il mondo intero si sta mobilitando per commemorarla.
Una donna di culto
Negli anni ’50, Maria Callas divenne oggetto di un culto estremo, sia di massa che di élite. Il suo periodo aureo fu tra il 1950 e il 1960, quando si esibì alla Scala di Milano. Per celebrare il centenario della sua nascita, il Comune di Milano ha organizzato il “100 Callas”, un palinsesto diffuso che culminerà con il Callas day il 2 dicembre.
L’apoteosi inizia alla Scala
Il 7 dicembre 1951, Maria Meneghini Callas fece il suo debutto al Piermarini nei Vespri di Verdi, segnando un momento storico per la Scala. Ma i suoi momenti interpretativi più alti arrivarono successivamente. La sua voce unica e potente incantava il pubblico, soprattutto quando interpretava ruoli come Medea. La sua collaborazione con il regista Visconti alla Scala ha scritto la storia del teatro lirico. La Callas era una vera icona, trasformandosi in personaggi come Vestale e Anna Bolena.
Non solo nella lirica, ma anche nel jet set
Maria Callas non era solo una diva della lirica, ma anche una figura di spicco nel jet set internazionale. Durante un concerto all’Opéra di Parigi, indossando un abito di Biki, attirò l’attenzione di celebrità come Brigitte Bardot e Jean Cocteau. Fu durante questo periodo che conobbe Aristotele Onassis, che divenne il suo compagno e la lanciò nell’empireo del jet set mediatico.
Una vita piena di alti e bassi
Nonostante sembrasse una favola, la relazione tra Maria Callas e Onassis si incrinò. Nel 1968, Callas scoprì dai giornali che Onassis si sarebbe sposato con Jacqueline Kennedy. Come atto di sfida, indossò un abito bianco con corpetto ricamato in rosso e partecipò alla première della Puce à l’oreille al Teatro Martigny con Richard Burton e Elizabeth Taylor. La sua ultima apparizione alla Scala fu nel 1970, ma il pubblico aveva ancora occhi solo per lei. Sette anni dopo la sua morte, Fellini la immortalò nel film “E la nave va”. La Scala le dedica ora una mostra, intitolata “Fantasmagoria Callas”, che racconta la sua storia attraverso gli occhi di artisti contemporanei. Come scrisse Camilla Cederna, “Tu sia benedetta tra le primedonne”.
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