Manager si dimette: Stanchi di sostituire le dipendenti con figli

Una manager lascia il suo lavoro per lanciare un messaggio

Una manager di un esercizio commerciale ha preso una decisione coraggiosa dopo 30 anni di carriera: lasciare il suo lavoro per lanciare un messaggio importante. In una lettera aperta al “Daily Mail”, la donna ha voluto porre l’attenzione sulla questione delle lavoratrici senza figli che spesso devono coprire il lavoro delle colleghe madri. Il suo messaggio è chiaro: è necessario dare valore anche al tempo di chi non ha figli, non solo a quello delle mamme e dei papà.

Una routine di sacrifici

La manager racconta la sua esperienza lavorativa, sottolineando come la situazione sia diventata insostenibile. Dopo quasi 30 anni di lavoro nel settore delle vendite, di cui 25 come manager, la donna ha dovuto affrontare una routine di sacrifici durante il periodo natalizio. Ogni anno, il giorno della vigilia di Natale, lei e altre sei colleghe dovevano rimanere in negozio fino a tardi per smontare le decorazioni e prepararsi per i saldi. Questo significava tornare a casa tardi, troppo stanche per godersi i festeggiamenti natalizi e pronte a lavorare anche il giorno successivo.

“Le mamme sono inaffidabili sul lavoro”

La manager fa una rivelazione scomoda ma sincera: secondo lei, le mamme sono inaffidabili sul lavoro. Essendo un terzo del suo team composto da mamme, la situazione lavorativa è diventata insostenibile per lei. Quando i bambini delle sue colleghe si ammalavano, era lei a dover coprire il loro lavoro. Questo, secondo la donna, crea un’aspettativa sbilanciata in cui le donne senza figli devono compensare per permettere alle mamme di passare del tempo con la propria famiglia. Questa situazione ha portato la manager a prendere la difficile decisione di lasciare il suo lavoro, nonostante gli affari andassero bene.

Una lotta per il riconoscimento

La manager condivide anche la sua esperienza personale, rivelando che anche lei avrebbe voluto essere madre. Nonostante diversi trattamenti di fertilità, non è riuscita a rimanere incinta. Tuttavia, nonostante la sua delusione, la donna si è ricostruita una vita e ora vuole far riflettere la società sul valore del tempo delle persone senza figli. La sua lettera termina con una riflessione amara sul fatto che il suo impegno e la sua fatica non siano stati riconosciuti. La manager spera che il mondo del lavoro estenda il supporto che oggi è previsto per i genitori che lavorano anche a chi non ha figli.

In conclusione, la storia di questa manager mette in luce una questione importante: il valore del tempo delle persone senza figli. È necessario riflettere su come la società possa supportare anche coloro che non hanno figli, riconoscendo il loro impegno e la loro fatica.


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