Mamma, ho perso l’aereo: Daniel Stern racconta retroscena divertenti

“Mamma, ho perso l’aereo”: il cult di Natale che continua a incantare il pubblico

Il film Mamma, ho perso l’aereo ha ottenuto inizialmente recensioni miste, ma nel corso degli anni ha ricevuto un’accoglienza generalmente positiva, elogiando il cast, l’umorismo e le musiche. L’opera ha registrato incassi per 476,7 milioni di dollari in tutto il mondo, diventando la commedia live-action di maggior successo fino all’uscita di Una notte da leoni 2 nel 2011. Inoltre, ha consacrato l’attore bambino Macaulay Culkin come celebrità. Nel 1990, è stato il secondo film di maggior incasso, preceduto solamente da Ghost – Fantasma.

La travolgente trama di “Mamma, ho perso l’aereo”

La storia si svolge a Chicago, Illinois, dove la famiglia McCallister si prepara a trascorrere le vacanze di Natale a Parigi. Durante la cena prima della partenza, il giovane Kevin ha uno scontro con il fratello maggiore Buzz, che finisce per rovinare la serata. Come punizione, la madre lo manda in soffitta. In seguito, a causa di un black-out causato da un albero caduto sui fili elettrici, la famiglia dimentica Kevin a casa mentre si precipita in aeroporto. Il bambino esprime il desiderio che la sua famiglia scompaia, e la mattina seguente si rende conto che il suo desiderio si è avverato. Inizia così la sua avventura a casa da solo, difendendosi da due ladri maldestri.

Daniel Stern e il suo ricordo di “Mamma, ho perso l’aereo”

In un’intervista rilasciata a Comicbook.com, Daniel Stern ha condiviso alcuni aneddoti legati al film. Riguardo alle domande ricorrenti sulle scene del film, ha dichiarato: “Mi chiedono spesso: ‘La tarantola sulla faccia era vera? Com’era recitare Joe Pesci? Ti ha fatto male il ferro da stiro in faccia?’. Oppure ‘Ti hanno fatto male i mattoni in faccia?’. Quando la gente ha cominciato a chiedermelo ho detto: ‘Sapete che è tutto finto, vero e che c’è un reparto oggetti di scena apposito, non mi hanno veramente colpito’ e loro rispondevano: ‘Oh…’. Il fatto che tutto sia credibile è splendido, ma la cosa mi ha preoccupato a tal punto quando è uscito il film che ho cominciato a insegnare alfabetizzazione mediatica. Non riuscivo a credere al fatto che la gente ci credesse, così volevo spiegare come si girano i film, perciò insegnare ai bambini a separare le cose tra film e realtà è diventata una missione personale”. Queste parole mostrano come l’interpretazione di Stern abbia lasciato un’impronta indelebile nel cuore del pubblico.

Questo film intramontabile continua a catturare il cuore degli spettatori di ogni età, dimostrando che la magia del Natale e le avventure di Kevin McCallister restano indelebili nel tempo.


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