Lo sfruttamento degli assistenti personali: Robert De Niro e gli altri vip sotto accusa

H1: Robert De Niro accusato di sfruttamento e maltrattamenti dalla sua segretaria personale
H2: Una piaga di sistema nel mondo dello spettacolo e dell’arte
H3: Il processo civile e la controcausa presentata dall’attore
H4: Il comportamento di De Niro non è inusuale nel mondo dei super ricchi e delle star

Robert De Niro, due volte premio Oscar, si trova attualmente sotto processo a New York, accusato dalla sua ex segretaria personale, Graham Chase Robinson, di sfruttamento e maltrattamenti. Questo caso ha portato alla luce un problema diffuso nel mondo dello spettacolo e dell’arte: come molte star di Hollywood, tycoon e icone dell’arte si rivelano essere sfruttatori di giovani aspiranti che sperano di fare carriera nel mondo dello star system. Robinson, che è entrata nell’orbita di De Niro quando aveva 25 anni, ha lavorato come sua assistente personale per oltre un decennio, guadagnando 300mila dollari all’anno. Tuttavia, sostiene di aver vissuto in un ambiente di lavoro “tossico” e di essere stata trattata come una “office wife”. De Niro ha ammesso di aver chiesto alla sua segretaria di fargli grattare la schiena almeno “un paio di volte”, ma ha definito le accuse “ridicole”. Il processo civile e la controcausa presentata dall’attore dovrebbero concludersi la prossima settimana. Robinson sta chiedendo 12 milioni di dollari di danni. È emerso che De Niro non aveva remore a chiedere attenzioni particolari, come ordinare un Martini da Nobu per portarlo a casa dopo le 23, o chiamare la sua segretaria al funerale della nonna. Questo comportamento, sebbene strano, non è insolito nel mondo dei super ricchi e delle star. Nel 2019, sotto l’hashtag #PayUpHollywood, molti assistenti personali di celebrità hanno denunciato il trattamento peggiore ricevuto dai loro datori di lavoro, come Naomi Campbell che ha lanciato un telefono contro la sua segretaria nel 2007, o Christian Bale, il cui assistente personale ha scritto un libro dettagliando i suoi compiti, tra cui annusare le ascelle dell’attore prima di ogni red carpet. Un altro caso recente riguarda l’artista Tom Sachs, che è stato tagliato fuori da Nike dopo che un annuncio pubblicato su un sito di ricerca lavoro per artisti ha suscitato polemiche per le strane richieste, come portare a spasso i bulldog o gestire le nanny e i figli in età prescolare per facilitare la vita del datore di lavoro e della moglie. Questi casi mettono in evidenza la necessità di affrontare il problema dello sfruttamento e del maltrattamento nel mondo dello spettacolo e dell’arte, al fine di garantire un ambiente di lavoro sano e rispettoso per tutti.


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