Rielaborando l’articolo, si ottiene il seguente testo:
Raccontare la propria storia passata, utilizzando l’imperfetto invece del tempo presente, significa mettere da parte abitudini o condizioni di vita che si avevano un tempo, ma che non si hanno più adesso.
Con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sulla psicoterapia e spiegare come possa aiutare le persone a superare eventi traumatici e ricordi, Serenis, una piattaforma digitale di benessere mentale, ha lanciato la campagna “Certe storie sono meglio all’imperfetto” per tutto il mese di settembre.
La campagna coinvolge quattro città italiane – Milano, Torino, Bologna e Roma – con più di 1300 manifesti. Le stazioni della metropolitana e gli edifici mostreranno testimonianze di coloro che, grazie alla terapia, possono ora raccontare al passato delle loro difficoltà.
Daniele Francescon, cofondatore di Serenis, spiega che uno dei motivi principali per cui le persone si avvicinano alla psicoterapia è il desiderio o la necessità di apportare dei cambiamenti. Ci sono coloro che hanno difficoltà a dormire, che sono sopraffatti dai pensieri e dalle responsabilità, che non si sentono all’altezza, che temono il confronto con gli altri, che non si accettano e l’elenco potrebbe continuare.
In questi casi, il sostegno psicologico può diventare un valido alleato nell’identificazione e nel superamento di questi problemi, trasformandoli da disagi attuali a storie passate da raccontare.
Il Dottor Francescon ha una sua personale esperienza in materia. Ha iniziato la terapia alcuni anni fa principalmente per motivi legati al lavoro, come lo stress e la mancanza di motivazione, che si manifestavano con sintomi fisici come mal di schiena e dolore al collo. La terapia gli ha permesso di capire che per trent’anni aveva soppresso le emozioni per sembrare forte, convincendosi che le situazioni fossero sempre neutre e tutte le emozioni positive. Ha scoperto di avere un disturbo d’ansia, ma ha imparato a conviverci e a realizzarsi comunque. Inoltre, ha compreso che il suo stile di vita influiva sul suo benessere mentale.
I benefici che ha ottenuto sono molto pratici. Ha apportato dei cambiamenti nella sua routine quotidiana, come la meditazione, l’esercizio fisico e una dieta più sana. Ora è più consapevole delle sue emozioni, si giudica meno e si sente anche fisicamente meglio, avendo eliminato i mal di schiena e perso peso.
Raccontare storie all’imperfetto è significativo perché si tratta di parlare di cambiamento. Quando si decide di lavorare su di sé, è possibile apportare dei cambiamenti. La campagna di Serenis vuole far capire alle persone che il cambiamento è possibile, anche se richiede impegno. Prendendo alcune storie viste o vissute e raccontandole come sono andate, viene trasmesso un messaggio di incoraggiamento: “c’era una volta una persona che affrontava il mondo in un certo modo, aveva certe abitudini, e quella persona ha fatto un passo avanti grazie alla terapia”. È un invito a credere che tutto può cambiare in meglio se si lavora su di sé.
Non sono un terapeuta, ma è evidente che la mente e il corpo siano strettamente collegati. Nel mio caso personale, l’ansia prolungata si manifestava a livello muscolare e gastrointestinale. A lungo termine, i problemi psicologici comuni come l’ansia e la depressione possono influire sul sistema cardiovascolare, sul metabolismo, sul sistema immunitario e aumentare il rischio di patologie.
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