L’anno scolastico per gli alunni delle elementari di via Stoccolma a Cagliari inizierà in modo insolito, con le prime lezioni che si svolgeranno in tenda. La Protezione Civile ha allestito la prima struttura provvisoria questa mattina, ma entro lunedì 11 settembre verranno piazzate dieci tende per ospitare i 180 bambini della scuola. Per garantire l’accesso ai bagni, verrà creato un collegamento con lo stabile che sta subendo lavori di ristrutturazione.
Nonostante ci fosse la proposta di spostare temporaneamente gli alunni presso la scuola Stagno a Genneruxi, tale opzione non ha trovato consensi e quindi la decisione è stata presa di effettuare le lezioni in tenda. Questa scelta ha suscitato polemiche sia in Comune che in Regione, con i gruppi consiliari dell’opposizione che accusano il sindaco Truzzu di non aver pianificato e intervenuto per risolvere i problemi in tempo. “È inaccettabile che non si sia riusciti a terminare i lavori prima dell’inizio dell’anno scolastico. Il sindaco dimostra ancora una volta che i bambini di Cagliari non sono una sua priorità”, affermano i gruppi consiliari dell’opposizione.
L’incapacità di terminare i lavori nell’edificio in tempo ha quindi portato alla decisione di adottare una soluzione d’emergenza almeno fino alla fine del 2023. La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che anche altre scuole primarie risultano inagibili, generando disagi per molti alunni e le loro famiglie.
Francesco Agus, consigliere regionale dei Progressisti, commenta sarcasticamente: “Siamo la prima città, non terremotata e non in guerra, dove i bambini studiano nelle tende. L’inefficienza e l’incapacità nella programmazione della Giunta comunale e i ritardi nei lavori della scuola di via Stoccolma hanno fatto sì che i bambini iniziassero la scuola sotto le tende della protezione civile. Il sindaco avrà forse voluto unire la scuola alle emozioni del campeggio estivo?”.
La situazione attuale evidenzia una mancanza di pianificazione e intervento tempestivo da parte delle amministrazioni competenti, mettendo in evidenza una mancanza di attenzione alle esigenze dei bambini e delle loro famiglie. Mentre la Protezione Civile si impegna a garantire una soluzione temporanea, è essenziale che si adottino misure immediate per completare i lavori nelle scuole interessate e creare un ambiente scolastico adeguato per gli studenti.
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