La situazione attuale della migrazione ci mostra ancora una volta le sfide che dobbiamo affrontare e gli sforzi che dobbiamo fare. La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen è in contatto con la premier Giorgia Meloni e questa mattina la commissaria agli Affari Interni Ylva Johansson ha parlato con il ministro Piantedosi per valutare la situazione e vedere come l’Ue può fornire aiuti. Siamo pronti a sostenere l’Italia sia a livello operativo che finanziario. Questo è stato spiegato dalla portavoce della Commissione Ue Anitta Hipper.
Il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci ha dichiarato che l’Italia è rimasta sola in un contesto europeo pieno di ipocriti, perché tutti si girano dall’altra parte quando ci sono difficoltà. Spero che l’Europa si renda finalmente conto che il fenomeno migratorio non può essere ignorato da molti e che deve essere affrontato non solo dall’Unione europea, ha aggiunto.
A Lampedusa abbiamo fatto tutto il possibile. Il problema non è soccorrere gli uomini in mare, che va fatto sempre e ovunque, ma il problema è evitare che partano le barche, sottraendole alla mafia degli scafisti.
Abbiamo bisogno di centinaia di migliaia di lavoratori in Italia, ma devono arrivare legalmente attraverso flussi stabiliti dagli stati membri. La Sicilia, essendo il primo lembo di terra dell’Europa nel Mediterraneo, è quella che subisce maggiormente questo dramma che mette in difficoltà non solo le strutture dello Stato, ma anche le comunità locali, ha concluso.
Elly Schlein, segretaria del Pd, ha dichiarato che il dramma di questi giorni a Lampedusa è la dimostrazione del fallimento delle politiche di esternalizzazione del governo. Nonostante il tentativo di fare un accordo con un Paese che non garantisce i diritti democratici, ci sono stati il 60% in più di sbarchi. Abbiamo visto il fallimento della mediazione di Giorgia Meloni con i suoi alleati nazionalisti ungheresi e polacchi e non una sola protesta per la mancata solidarietà sull’accoglienza. Continueremo a lottare per una equa condivisione delle responsabilità sull’accoglienza tra tutti i Paesi europei, aprendo vie legali e sicure per l’accesso e corridoi umanitari per tutti i Paesi europei, in modo che l’Italia e Lampedusa non siano lasciate sole. Continueremo anche a lottare per una Mare Nostrum europea.
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