L’agitato debutto su Mediaset di Myrta Merlino e Bianca Berlinguer, custodi della rivoluzione

Due importanti figure del mondo televisivo italiano, Myrta Merlino e Bianca Berlinguer, hanno recentemente annunciato il loro passaggio a Mediaset. Le due donne sono state definite le “Thelma & Louise dei talk-show”, un’allusione al famoso film sulle donne ribelli e coraggiose. Con questo cambio, sembrano essere fuggite da La7 e Rai Tre per unirsi alla rivoluzione in corso a Mediaset.

In passato, La7 e Rai Tre erano conosciute per essere dominate da conduttrici come Maria De Filippi e Barbara D’Urso. Ma ora le cose sembrano essere cambiate. Si respira un’aria di regolamento di conti, con Barbara D’Urso che ha deciso di lasciare l’Italia per andare a Londra come una rifugiata politica. Questo è simbolico della fine di un’era televisiva. Dopo anni di reality show e sensazionalismo, sembra che sia arrivato il momento di un nuovo corso, con più contenuti di qualità e meno gossip.

Questa nuova strategia è la “fase due” di Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset. Berlusconi ha sempre criticato la televisione per inseguire gli ascolti a tutti i costi e cadere nel trash. Ha sempre desiderato portare più contenuti di qualità sulle reti di Mediaset e ora sembra che stia finalmente realizzando il suo obiettivo.

La nuova Mediaset si sta presentando come una piattaforma più seria, matura e autorevole. Hanno cambiato il loro approccio, accogliendo anche personaggi di sinistra e puntando su una programmazione più attenta alle esigenze degli spettatori. Non vogliono più influencer o OnlyFans, ma vogliono concentrarsi sul raccontare storie e fornire uno spaccato della società italiana.

Questa nuova direzione ha ricevuto anche il supporto di alcuni progressisti, che un tempo erano nemici acerrimi delle televisioni di Berlusconi. La stampa progressista sta elogiando il nuovo “popolare di qualità” di Mediaset, una svolta che sembra essere legittimata anche dal marchio “Berlinguer”, che rappresenta il trofeo di questa nuova era dell’azienda.

Tuttavia, c’è anche confusione in questa nuova Mediaset. La fretta di ottenere legittimazione può essere stressante e la ricerca della qualità in ogni contenuto può sembrare un obiettivo alquanto ambizioso. La serie televisiva “Boris” viene citata come esempio, dove un regista si scaglia contro l’ossessione per la qualità e alla fine dichiara che “la qualità ha rotto il cazzo!”.

In definitiva, la televisione italiana sembra attraversare una fase di transizione, con Mediaset che cerca di distinguersi dai suoi concorrenti puntando su contenuti di qualità. Solo il tempo dirà se questa nuova strategia sarà un successo, ma di sicuro ci sarà molto da discutere e osservare nel mondo televisivo italiano nei prossimi mesi.

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