La villetta di Marilyn Monroe: Los Angeles blocca la demolizione

Gli appassionati di Marilyn Monroe hanno motivo di festeggiare: il comune di Los Angeles ha deciso di bloccare la demolizione della villetta dove l’attrice trascorse gli ultimi anni della sua vita e dove venne trovata morta il 5 agosto 1962.

Contesto storico e descrizione della villetta

Lo chalet in stile spagnolo, di 270 metri quadrati su un unico piano, con giardino e piscina sul retro, fu costruito nel 1929. Situato a Brentwood, un quartiere di lusso dalle valutazioni immobiliari stratosferiche, la villetta rappresenta un pezzo importante della storia della città.

Blocco della demolizione e battaglia delle associazioni cittadine

A settembre, diverse associazioni di cittadini che si battono per la salvaguardia del patrimonio storico e artistico di Los Angeles avevano impedito l’autorizzazione alla demolizione. Il Consiglio comunale ha accolto la richiesta di riconoscere la villetta come luogo di interesse storico-culturale, vedendola al riparo da futuri progetti speculativi.

L’eredità di Marilyn Monroe

Marilyn Monroe cambiò frequentemente residenza a Los Angeles, ma la casa di Brentwood, acquistata nel 1961, fu l’unica dimora che comprò per sé. Il fatto che abbia acquistato questa modesta casa in un quartiere di lusso, alla fine del suo matrimonio con Arthur Miller, dà un’idea del significato personale che essa aveva per lei. La casa, rimasta pressoché invariata, è stata venduta l’estate scorsa per la cifra di 8,4 milioni di dollari.

Davanti alla porta d’ingresso, ancora oggi, si possono vedere le mattonelle su cui Marilyn aveva fatto scrivere in latino “Cursum Perficio” (Il mio viaggio finisce qui), un presagio rivelatore. A pochi passi di distanza, nella camera da letto, la diva venne trovata senza vita a causa di un’overdose di barbiturici, all’età di soli 36 anni.

Storico

La decisione di Los Angeles di preservare la villetta di Marilyn Monroe rappresenta un importante passo nella conservazione del patrimonio culturale della città, e un segno di rispetto e riconoscimento verso una delle icone più emblematiche del XX secolo.

 


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