La sinistra non deve temere di pronunciare la parola “sviluppo”. Parla Giorgio Gori.

Il sindaco del Partito Democratico di Bergamo, Giorgio Gori, non dimentica le immagini drammatiche di tre anni fa, quando la pandemia da Covid-19 ha colpito duramente la città. Anche se sembrano lontane nel tempo, le difficoltà che sono seguite, come la guerra e l’inflazione, hanno riacceso problemi strutturali che erano rimasti irrisolti. Tuttavia, Gori vede un’opportunità unica per affrontare questi problemi grazie ai fondi europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Secondo il sindaco di Bergamo, è necessario che la sinistra, e il Partito Democratico in particolare, cerchino di elaborare un’agenda delle azioni da intraprendere. Questa agenda dovrebbe includere una ricerca di sintonia e un’alleanza con i ceti produttivi sia a livello locale che nazionale. Infatti, molte città del nord Italia, lungo l’autostrada A4 e nelle aree più dinamiche del paese, hanno eletto sindaci del Pd o sostenuti dal Pd, dimostrando una stretta connessione con i ceti produttivi.

Gori sostiene che è importante parlare di crescita economica senza timori, poiché senza di essa non è possibile garantire la redistribuzione delle risorse, l’inclusione sociale e la tutela dei più deboli. Inoltre, Gori critica la mancanza di un’idea di crescita da parte della destra politica, sostenendo che dopo le ultime sconfitte elettorali era necessario rivolgersi ai ceti più fragili che avevano creduto alle promesse di chiusura e protezione della destra populista.

Tuttavia, il sindaco di Bergamo sottolinea anche l’importanza di non dimenticare che la situazione dei ceti più deboli può migliorare solo in una condizione di crescita economica inclusiva. Nonostante la destra stia ora rimangiandosi le sue promesse, sarebbe un errore dimenticare questa prospettiva. Gori ritiene che la sinistra debba lavorare per ricucire il legame con i ceti popolari e al contempo puntare sulla crescita economica come strumento per promuovere un miglioramento reale delle condizioni di vita delle fasce più fragili della società.

Gli obiettivi del sindaco di Bergamo coincidono con i fondi europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che sono finalizzati a rafforzare l’economia e promuovere la ripresa dopo la pandemia. Questa è un’opportunità unica che non può essere sprecata, secondo Gori, poiché non si è verificata negli ultimi decenni. Il sindaco di Bergamo fa appello a una nuova sintonia tra la sinistra e i ceti produttivi, in modo da poter affrontare con successo i problemi strutturali che sono emersi durante l’emergenza sanitaria e le conseguenti crisi.

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