Si sono svolti lunedì 6 novembre a Nola i funerali di Andrea Iovino, l’attore noto per aver partecipato al popolare programma televisivo “Made in Sud” e per aver recitato nel film “Pinocchio” diretto da Matteo Garrone. Iovino è scomparso a soli 38 anni a causa di una grave malattia che lo ha portato via nel giro di un anno. Lascia la moglie Ornella, quattro figli, i genitori, la sorella Antonietta e il fratello Giovanni, anch’egli attore, famoso per la sua partecipazione al programma “Tu sì que vales” nel ruolo del disturbatore Giovannino.
Antonietta Iovino: “Un talento che conquistava tutti con la sua bravura”
“Sebbene fosse il primogenito, fui io a coinvolgerlo in questo mondo, coinvolgendo anche Giovanni”, racconta Antonietta Iovino in un’intervista al “Corriere del Mezzogiorno”. “Anche io amo il teatro e da giovane ho cominciato a frequentare la compagnia nolana Pipariello. I miei fratelli mi hanno seguito. In seguito ho lasciato, ma loro hanno continuato con successo. Andrea si è fatto da solo, ha lavorato per anni in una compagnia di animazione, la Hollywood Animation, portando allegria nei villaggi turistici e facendo ritornare molti turisti grazie alla sua presenza. Poi ha fatto i primi provini che sono andati bene. Conquistava tutti con la sua bravura”.
L’ultimo gesto di Andrea Iovino: un addio carico di significato
Nell’ottobre dell’anno scorso, Andrea Iovino ha scoperto di avere un tumore. “Lo ha scoperto pochi giorni prima della nascita della sua ultima bambina”, svela Antonietta. “In questi mesi, nonostante le sue condizioni di salute, ha dato coraggio a noi e ha voluto partecipare allo spettacolo “Masaniello Revolution” con Sal Da Vinci. Le tavole del palcoscenico, insieme alla sua famiglia, erano la sua vita. L’ultimo gesto che ha compiuto è stato alzare il pollice, un modo per salutarci. Un inno alla forza. Questo era Andrea, un grande attore ma soprattutto un grande uomo”.
Il sindaco di Nola: “Andrea Iovino rappresentava la realizzazione dei sogni”
“Il paese è completamente scosso”, dichiara Carlo Buonauro, sindaco di Nola. “Andrea Iovino era un volto amato nella nostra comunità. La sua allegria non era mai vuota o volgare, ma profonda e riflessiva. Inoltre, rappresentava il simbolo di chi riesce a realizzare i propri sogni, di chi supera le difficoltà in un mondo apparentemente lontano. Ci stringiamo intorno alla famiglia e ci impegneremo a ricordarlo perché, con il suo impegno nel cinema e nel teatro, ha saputo esprimere con delicatezza e tatto i valori profondi della nostra terra”.
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