La nuova legge anti baby gang, Tajani: vietare i cellulari non risolve il problema

Antonio Tajani, segretario di Forza Italia e vicepremier, ha espresso il suo scetticismo riguardo alla proposta di vietare l’uso dei cellulari ai minori. Secondo Tajani, sebbene il divieto possa essere un segnale forte per i giovani, non risolverà completamente il problema poiché potrebbero trovare modi alternativi per utilizzare i telefoni, come prenderli in prestito dai fratelli o da altre fonti.

Parlando alla presentazione della legge “Mai sole”, una misura del decreto legge contro le baby gang, Tajani ha sottolineato che il divieto dei cellulari rappresenta semplicemente uno strumento aggiuntivo per combattere il fenomeno. Secondo il politico, l’aspetto più importante da considerare è la rieducazione dei giovani delinquenti in carcere. Tajani sostiene che le istituzioni di detenzione minorile dovrebbero puntare ancora di più sulla rieducazione, rispetto ad altri aspetti della detenzione.

La proposta di vietare l’uso dei cellulari ai minori nel contesto della lotta alle baby gang è emersa come una delle misure del decreto legge. L’obiettivo è quello di ridurre la comunicazione tra i membri delle bande e limitare la loro capacità di organizzarsi e commettere azioni criminali. Tuttavia, Tajani mette in dubbio l’efficacia di questa misura, sottolineando che i giovani possono trovare modi alternativi per accedere ai telefoni.

Mentre Tajani riconosce la validità di limitare l’accesso ai cellulari come strumento complementare nella lotta alle baby gang, sottolinea che la rieducazione in carcere rimane l’aspetto più importante per affrontare il problema. Secondo Tajani, le istituzioni di detenzione minorile dovrebbero concentrare i propri sforzi sulla rieducazione dei giovani detenuti, al fine di favorire un cambiamento positivo nelle loro vite e ridurre la probabilità di recidiva.

In conclusione, Tajani si mostra scettico riguardo all’efficacia del divieto di utilizzo dei cellulari ai minori. Sebbene riconosca che potrebbe essere un segnale forte per i giovani, sottolinea che potrebbero trovare modi alternativi per accedere ai telefoni. Tajani enfatizza l’importanza della rieducazione in carcere, affermando che gli istituti di detenzione minorile dovrebbero concentrarsi maggiormente su questo aspetto per promuovere un cambiamento positivo nella vita dei giovani detenuti.

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