Kasia Smutniak rivive il passato con le cover di Vanity Fair: lincontro con Emma Bonino

Vanity Fair festeggia i suoi 20 anni di storia e per l’occasione ha deciso di rivisitare le copertine più iconiche con alcuni dei più importanti artisti italiani. Nel nuovo format “Time Capsule”, una scatola rossa è stata portata in giro per l’Italia, da Roma a Venezia, da Bologna a Milano, per far rivivere ai protagonisti i momenti più significativi delle loro apparizioni sulla rivista.

Nel terzo episodio di “Time Capsule”, la protagonista è Kasia Smutniak, attrice e ora regista del documentario “Mur”. Il film, che racconta le vite dei profughi bloccati alla frontiera tra Bielorussia e Polonia, sarà presentato alla Festa del Cinema di Roma e arriverà in sala dal 20 ottobre.

Kasia ha sempre avuto un rapporto speciale con Vanity Fair. Nonostante sia una persona riservata, ha trovato nella rivista un punto di riferimento nei momenti più importanti della sua vita. Nel primo servizio di copertina nel 2010, l’attrice ha aperto le porte della sua casa, ancora segnata dalla scomparsa del compagno Pietro Taricone. In seguito, Vanity Fair l’ha seguita in Nepal, dove stava costruendo una scuola con la Pietro Taricone Onlus.

Nel 2018, Kasia si è mostrata senza veli sulla copertina, dichiarando di sentirsi libera e nuda. Questa esperienza le ha fatto riflettere sul suo corpo e sull’importanza di accettarsi. Nel febbraio 2020, ha affrontato il tema della vitiligine, mettendosi a nudo ancora una volta senza ritocchi.

Ma è la copertina del novembre 2021 quella a cui Kasia è più affezionata. In questa occasione, ha dialogato con Emma Bonino e ha indossato una maglietta con la scritta “è la mia scelta”, per sostenere il diritto all’aborto e la libertà delle donne di decidere sul proprio corpo e sulla propria vita.

Con il format “Time Capsule”, Vanity Fair offre un tuffo nel passato, rivisitando le copertine più significative e coinvolgendo gli artisti nel ricordo di quei momenti. Un modo per celebrare i 20 anni di storia della rivista e per rendere omaggio a coloro che l’hanno resa un punto di riferimento nel mondo della cultura e dell’intrattenimento italiano.

Regia: Bruno Palma

Fotografia: Giulio Bottini

Giornalista: Stefania Saltalamacchia

Suono: Igor Francescutti

Produzione creativa: Rachele Willig

Produzione: Diana Bucciano

Montaggio: Massimo Pettine


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