In queste ore l’INPS non sta passando un bel periodo, dal momento che deve dare dei soldi in seguito a una comunicazione fatta da un ente pubblico altrettanto importante. Andiamo a scoprire cosa è successo.
Spesso capita di sentire delle notizie che lasciano letteralmente a bocca aperta. Grazie a Internet è possibile averle in tempo reale, quindi in pochissime ore in tanti vengono aggiornati su ciò che accade nella nostra società.
Tanti sono i siti che forniscono quotidianamente delle notizie e tra questi abbiamo orizzontescuola.it, con cui è possibile essere informati costantemente su tutto ciò che riguarda in primis l’istruzione pubblica italiana.
Infatti coloro che sono interessati a entrare a far parte del mondo della scuola possono trovare qualsiasi tipo di informazione. Stavolta al centro dell’attenzione c’è l’INPS. Avete capito bene!
L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha ricevuto una sanzione di 20.000 euro per aver compiuto un gesto del tutto inaspettato a discapito di più persone, ma solo una ha avuto il coraggio di esternare il proprio malcontento. Andiamo a scoprire cosa è successo.
Multa salata per l’INPS. Ecco cosa è successo
È ben risaputo che le amministrazioni devono attenersi alle leggi nel pieno rispetto del prossimo. Si devono pertanto adottare delle procedure chiare e rispettose affinché vengano tutelati i cittadini.
Eppure pare che l’INPS non abbia avuto quest’attenzione e per questo motivo qualcuno ha deciso di parlare al nome di tutti. È stato ascoltato e ha avuto anche la meglio grazie all’intervento di terzi di un certo spessore.
Violazione della privacy a un concorso pubblico
In poche parole il Garante per la protezione dei dati personali ha sanzionato l’INPS in seguito ad un concorso pubblico. Tutto ha avuto inizio quando uno dei partecipanti ha voluto provare a ottenere il posto di consulente protezione sociale. Erano disponibili 1858 posti per entrare a far parte del personale dell’INPS e l’uomo in questione non è entrato. Ha dovuto ingoiare anche un altro rospo, dal momento che l’elenco dei non ammessi alla prova scritta e orale (con tanto di punteggio) è stata pubblicata non solo in forma cartacea, ma anche sui social network.
Ciò non è stato gradito dal diretto interessato, ragion per cui ha voluto fare ricorso. Il Garante ha voluto precisare che lo svolgimento delle procedure concorsuali e i dati personali dei partecipanti devono assolutamente restare privati come prevede la legge. Dopo aver valutato con cura il caso, è stata fatta una multa di 20.000 euro. Tuttavia l’INPS si è dimostrato collaborativo rimuovendo nell’immediato queste informazioni private.